sabato 1 aprile 2017

In Italia riciclato solo il 10% dei rifiuti del settore edilizio

Cemento armato, mattoni, telai delle finestre, vetro, cavi del circuito elettrico, tubazioni, ceramiche. Sono solo alcuni dei materiali del settore delle costruzioni e delle demolizioni edilizie e che potrebbero rappresentare una vera miniera di nuova materia prima se solo venissero avviati al recupero e al riciclo.
Invece in Italia, secondo stime, si ritiene che solo il 10% degli scarti dell’edilizia venga recuperata, mentre quasi il 90% finisce in discariche illegali, oppure viene smaltito in modo indifferenziato in discarica o comunque sfugge alle maglie della filiera del riciclo. Questo quanto è emerso dal convegno “Edilizia e Infrastrutture: i rifiuti come materie prime” organizzato dalla Commissione Bicamerale d’inchiesta sui rifiuti e dal Centro Materia Rinnovabile. Questo mancato riciclo è un problema grave che danneggia l’ambiente, penalizza la filiera legale e l’economia delle imprese virtuose. Eppure le soluzioni per un deciso di cambio di passo sono non solo auspicabili, ma anche praticabili in tempi rapidi.
Le proposte delle associazioni del settore vanno dall’utilizzo dei macchinari di lavorazione degli inerti presenti nelle 4.800 cave italiane per trasformare i materiali da demolizione in materiali riutilizzabili nell’edilizia; alla creazione di un network tra le imprese della filiera per collaborare sulle soluzioni tecniche e per coordinarsi sulle razionalizzazioni economiche; fino alla accelerazione dell’adeguamento normativo necessario a dare slancio all’economia circolare. Nel convegno sono state anche esaminate le ragioni del mancato recupero e riciclo dei rifiuti dell’edilizia. Queste si chiamano burocrazia e procedure complesse, illegalità, concorrenza delle cave che estraggono materiali a buon mercato, ritardo nell’ emanazione dei decreti end of waste.
Esaminando nel dettaglio il comparto, i rifiuti provenienti da demolizione e costruzioni valgono circa un terzo del totale dei rifiuti speciali. In Europa parliamo di 820 milioni di tonnellate di rifiuti, la voce più rilevante su una produzione totale di rifiuti pari a circa 2,5 miliardi di tonnellate e le stime ufficiali (Eurostat 2012) parlano di un riciclo in Europa che viaggia attorno al 70%. Paesi come l’Olanda, il Belgio, la Germania raggiungono o sfiorano addirittura il 90% di materiali edili recuperati, mentre in Italia, secondo i dati Uepg (Union Européenne des Producteurs de Granulats), la capacità di recupero sfiora a malapena il 10%. http://www.fondazionesvilupposostenibile.org/italia-riciclato-solo-10-dei-rifiuti-del-settore-edilizio/

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