martedì 24 gennaio 2017

Cisterna rifiuti Refecta variante ’impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi dalla medesima società gestito in via Grotte di Nottola,

http://www.regione.lazio.it/binary/rl_rifiuti/tbl_contenuti/RIF_Procedimenti_corso_GSA_Refecta_20_01_2017.pdf
Richiesta di variante sostanziale all’A.I.A determinazione n°G08251 del 09.06.2016 ai sensi dell’art.29-ter del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
1. INTRODUZIONE Refecta SRL ha ottenuto in data 9 giugno 2014 l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi dalla medesima società gestito in via Grotte di Nottola, 2/4/6 – Cisterna di Latina (LT). Con la presente relazione, REFECTA intende descrivere la modifica all’AIA vigente che intende realizzare nel citato stabilimento nell’ottica del miglioramento continuo tipica del regime AIA. In particolare, REFECTA intende procedere con l’effettuazione dell’attività di miscelazione in deroga all’art. 187 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. per alcuni dei CER già autorizzati in AIA ed a quantitativi di rifiuto gestito dell’impianto del tutto invariati, in modo da consentire il recupero energetico e/o la termodistruzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi e/o di rifiuti non pericolosi con rifiuti pericolosi che non presentano le stesse caratteristiche di pericolosità, miscelati tra loro come descritto nella presente relazione. Resta invece chiaro che: - ai sensi dell’art. 187 comma 3 bis del D.Lgs 152/06 oggi in vigore, la miscelazione tra più tipologie di rifiuti non pericolosi e tra più tipologie di rifiuti pericolosi aventi le medesime caratteristiche di pericolosità NON sono sottoposte ad autorizzazione; - ai sensi Inoltre, dell’art. 216-bis del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., la miscelazione in deroga degli oli usati NON sono sottoposte ad autorizzazione. L’esigenza di REFECTA di procedere alla sopradetta miscelazione deriva dalla necessità di unificare i rifiuti pericolosi e/o non pericolosi in un’unica matrice, che viene in seguito avviata ad impianti terzi nei quali viene eseguito lo smaltimento/recupero con modalità e precauzioni atte a trattare un rifiuto pericoloso o non pericoloso a seconda delle caratteristiche del codice trattato, consentendo così l’ottimizzazione dei flussi di rifiuto in uscita dall’impianto ed anche la migliore realizzazione di quello che l’ordinamento comunitario e nazionale definisce (per le attività di gestione rifiuti) come il “superiore e fondamentale obiettivo della prevenzione e della riduzione delle ripercussioni negative sull’ambiente e sulla salute umana” dell’attività stessa (vedi anche Corte di Giustizia Europea, sezione VI, 15 ottobre 2014, causa C-323/13). La miscelazione di seguito descritta consentirà infatti tra le altre cose anche: a) di avviare il materiale in uscita al recupero energetico e termodistruzione riducendo ulteriormente l’avvio in discarica. Tale finalità è in linea sia con quanto indicato anche dalla Circolare del Ministero dell’Ambiente del 6 agosto 2013 che sollecitava le regioni anche ad adottare le ulteriori iniziative necessarie al fine di rispettare le indicazioni comunitarie in tal senso, sia come disposto dall’art. 35 del d.l.n. 133/2014 convertito in legge n. 164/2014 laddove scrive (riferendosi agli impianti di incenerimento) che “costituiscono infrastrutture strategiche a livello nazionale” perché “attuano un sistema integrato e moderno di gestione rifiuti (…)” e “limitano il conferimento di rifiuti in discarica”.
REFECTA SRL
REFECTA SRL Cisterna di Latina (LT), Via Grotte di Nottola nn. 2/4/6 Istanza di modifica sostanziale Pierluigi Gardi 20/01/2017 Avvio del procedimento

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