lunedì 23 gennaio 2017

Ambiente- Ispra, migliora la gestione dei rifiuti urbani in Italia

L'Italia tende a produrre sempre meno rifiuti. Nel 2015 sono stati 29,5 milioni di tonnellate i rifiuti urbani, facendo rilevare una riduzione di -0,4% rispetto al 2014 e un calo complessivo, rispetto al 2011, di quasi 1,9 milioni di tonnellate (-5,9%).
A calare di piu' e' il Centro Italia (-0,8%), che in valori assoluti produce 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti, mentre il Nord si mantiene sulla media nazionale (-0,4%) con un quantitativo prodotto pari a 13,7 milioni di tonnellate; al Sud la produzione si contrae dello 0,2% (9,2 milioni di tonnellate). E' quanto emerge dai dati del Rapporto sui rifiuti urbani nel 2016 presentato dall'Ispra. Sono 11 le regioni italiane a segnare una riduzione della produzione dei rifiuti urbani nel 2015. In particolare, una decrescita di poco inferiore al 3% si osserva per l'Umbria e cali superiori o pari al 2% per la Liguria, il Veneto e il Lazio. Il Trentino Alto Adige, la Basilicata e la Calabria mostrano riduzioni rispettivamente pari all'1,4%, 1,1% e 1%, mentre per Lombardia, Marche, Puglia e Sardegna la contrazione risulta inferiore all'1%. Al contrario, piccole percentuali di crescita al di sotto dell'1% si rilevano per Sicilia, Molise e Toscana mentre al di sopra di tale soglia si attesta la variazione percentuale dell'Emilia Romagna (+1,1%) e del Friuli Venezia Giulia (+1,6%). In base ai valori pro capite, che tengono conto della produzione di rifiuti in rapporto alla popolazione residente. L'Emilia Romagna e' la regione che produce piu' rifiuti per abitante (642 kg pro capite nel 2015), seguita dalla Toscana con 608 kg, a fronte di una media nazionale di 487 kg. Scendendo nel dettaglio delle province, e' Reggio Emilia quella con il piu' alto valore di produzione pro capite (750 kg per abitante per anno), seguita da Rimini (726 kg). Seguono Ravenna e Forli'-Cesena, Prato e Livorno, Olbia-Tempio Pausania, tutte con produzione pro capite superiore a 650 kg per abitante per anno. Condotta su un campione di circa 5.800 Comuni (corrispondenti a oltre 48,6 milioni di abitanti), l'indagine rileva un costo medio nazionale annuo pro capite dei servizi di igiene urbana pari a 167,97 euro/anno. Aumentano con il crescere della dimensione comunale i costi annui pro capite, passando dai 131,76 euro/abitante per anno per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti ai 191,03 euro per i Comuni con piu' di 50 mila abitanti. Nel 2015, la percentuale di raccolta differenziata raggiunge il 47,5% della produzione nazionale, facendo rilevare una crescita di + 2,3 punti rispetto al 2014 (45,2%), superando i 14 milioni di tonnellate. Nel Nord il quantitativo si attesta al di sopra di 8 milioni di tonnellate, nel Centro a quasi 2,9 milioni di tonnellate e nel Sud a 3,1 milioni di tonnellate. Tali valori si traducono in percentuali, calcolate rispetto alla produzione totale dei rifiuti urbani di ciascuna macroarea, pari al 58,6% per le regioni settentrionali, al 43,8% per quelle del Centro e al 33,6% per le regioni del Mezzogiorno. Alla regione Veneto va la palma della raccolta differenziata nel 2015 grazie al 68,8%, seguita dal Trentino Alto Adige con il 67,4%. La Calabria e' la regione che fa segnare la maggiore crescita della percentuale di raccolta differenziata, +6 punti rispetto al 2014, anche se il 25% la colloca ancora al penultimo posto tra le regioni, seguita solo dalla Sicilia (12,8%). La tipologia di rifiuto che si raccoglie di piu' e' sicuramente quella organica (umido e verde), che da sola rappresenta il 43,3% della raccolta differenziata in Italia. L' 'umido' continua nel trend di crescita degli ultimi 5 anni: nel 2015 ha superato i 6 milioni di tonnellate ed e' aumentato del 6,1% rispetto al 2014. I rifiuti smaltiti in discarica, nel 2015, sono circa 7,8 milioni di tonnellate, e fanno registrare una riduzione di circa il 16% rispetto al 2014 (quasi 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti). Analizzando il dato per macroarea geografica, la riduzione maggiore si rileva al Nord (-26%), dove circa 680 mila tonnellate in meno di rifiuti sono smaltite in discarica. Al Centro (-14%) ed al Sud (-12%) si registrano riduzioni dello smaltimento piu' contenute, ma, comunque, significative. Sono 149 le discariche per rifiuti non pericolosi e pericolosi ad aver ricevuto rifiuti provenienti dal circuito urbano nel 2015 (23 in meno rispetto al 2014). Il riciclaggio delle diverse frazioni provenienti dalla raccolta differenziata o dagli impianti di trattamento meccanico biologico raggiunge, nel suo insieme il 44% della produzione (nel 2014 era il 42%). L'incenerimento interessa quasi 5,6 milioni di tonnellate con un incremento del 5% rispetto al 2014. Nel 2015 sono operativi 41 impianti dislocati soprattutto al Nord (63%) in particolare in Lombardia e in Emilia Romagna. L'export dei rifiuti e' superiore all'import. I rifiuti del circuito urbano esportati, sono circa 361 mila tonnellate. L'Austria e l'Ungheria sono i Paesi verso i quali esportiamo le maggiori quantita' di rifiuti urbani, rispettivamente il 27,5% e il 13,3% del totale esportato; seguono la Slovacchia con il 9,6% e la Spagna con il 7,5%.


(ITALPRESS). http://www.alessandrobratti.it/blog-ambiente/3457-ambiente-ispra,-migliora-la-gestione-dei-rifiuti-urbani-in-italia.html

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