sabato 24 dicembre 2016

PACE (Natale 2004 -2016)

Dalla collina un rumore lontano,
ho paura tienimi la mano,
un sibilo nell’aria, poi un’esplosione,
anche il silenzio è una tensione,
generale non avanzare,
tanti papà a casa devono tornare.

Il battito lieve delle ali di una farfalla,
una foglia che cade sul lago e rimane a galla,
il canto felice di un passerotto sul ramo,
la primavera che torna, con il suo richiamo,
la natura si risveglia, le piante tornano a fiorire,
ecco è pace, mi par di capire.

Uno spintone, un calcio ed un pugno,
un nuovo livido ancora un segno,
l’indifferenza, l’apatia, a volte manca solo la fantasia
per trasformare l’imbarazzo in simpatia,
la freddezza, il silenzio, il rancore
ancora soli, senza rumore.

Un sorriso ed è già mattino,
anche se non ti conosco, ti sono vicino,
non tremare, non temere, un segreto lo so celare
nella mente in fondo al cuore,
il fiore, l’arcobaleno adesso comincio a ricordare
è pace, è gioia è amore:
il peggio è passato e cancellato,
una carezza, un sogno una certezza,
un amico ho ritrovato,
ancora la pace ho ricordato.

L’ansia e l’impazienza se ne vanno
Nuovi giorni, nuove speranze torneranno,
nel silenzio del rumore della gioia
della calma e della serenità

sempre pace nei nostri cuori sarà.

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