giovedì 3 novembre 2016

terremoto “La politica non ha più scuse I disastri si possono evitare” IL DOSSIER Raffaele Guariniello In un eBook il magistrato raccoglie diverse sentenze della Cassazione che ribaltano in modo definitivo il concetto di “evento straordinario

Nessuno paga per 4.091 morti Dal Friuli all’Emilia, 14 condanne CINQUE TERREMOTIin 40 anni, dal Friuli nel 1976 fino all'Emilia nel 2012. Qualche numero: 4.091 vittime. Chi ha pagato? Dai 22 processi totali sono appena 14 le condanne definitive. A L’Aq u i l a accertate infiltrazioni dei clan nella ricostruzione. In almeno due casi (Irpinia e Friuli) nessuno è stato condannato per i crolli.
IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012 il sisma in Emilia provoca 27 morti. Le vittime sono soprattutto lavoratori di aziende distrutte. Le Procure di Modena e Ferrara aprono 15 fascicoli che contano 53 indagati. Di questi 12 si sono trasformati in imputati. I processi inizieranno nel 2017
IL 6 APRILE 2009la terra trema a L'Aquila. La conta finale dei cadaveri si ferma a 309. I processi istruiti sono 15, 46 gli indagati, 9 i condannati e solo 3 le persone finite in carcere. Tutti i fascicoli vengono aperti dalla Procura del capoluogo abruzzese. Nelle inchieste finiscono anche vicende legate alla ricostruzione. Queste sono dieci. Emerge anche l'infiltrazione delle mafie. L’indagine più nota, già arrivata in Cassazione, è quella sulla Commissione Grande Rischi. Nel 2015, infatti, la Suprema Corte assolve i sei esperti e condanna a 2 anni l’ex vice capo del dipartimento della Protezione Civile Bernardo De B e r n a rd i n i s
IL 31 OTTOBRE 2002 il terremoto colpisce il Molise. A San Giuliano di Puglia crolla una scuola elementare uccidendo 27 bambini e una maestra. Dopo 10 anni di processi si arriva a una condanna definitiva per cinque persone. Tra queste anche l'allora sindaco che nel crollo perse una figlia
IL 23 NOVEMBRE 1980una scossa di 6,5 della scala Richter colpisce la Campania e parte della Basilicata. I morti sono 2.735, 280 mila gli sfollati. Eppure nessuno viene condannato. All'epoca, si disse che gli edifici erano stati costruiti male, ma sarebbero crollati lo stesso anche se fossero state rispettate le norme anti-sismiche
IL 6 MAGGIO 1976un'altra scossa (sempre 6,5 della scala Richter) devasta il Friuli (989 i morti, 45mila gli sfollati). Dieci le condanne a 7 anni, ma solo per gli sciacalli. Per gli edifici crollati non viene aperto alcun fascicolo.
R A F FA E L E G UA R I N I E L LO Spesso si parla di rischio zero che non esiste, credo che questa sia solamente una bella scusa per non fare pre venzione
 DAVIDE MILOSA
Milano Ci sono i terremoti, i morti, il dolore dei parenti, la rabbia e poi c’è la giostra delle scuse, sulla quale salgono tutti, politici nazionali e amministratori locali. Il fastidioso re frainè: “I terremoti sono imprevedibili”. Basta questo per scaricarsi diresponsabilità evidenti. Dunque, discorso chiuso in attesa della prossima emergenza. Non la pensano così i giudici della Cassazione e non lapensa così l’ex pm Raffaele Guariniello che in un recente ebook dal titolo Terremoti: obblighi e responsabilità, hamesso insiemealcune pronunce della Suprema corte relative a processi sui terremoti, daSan Giulianodi Puglia (2002) a quello de L'Aquila (2009). “Il tema delle responsabilità penali – dice al FattoGuariniello, già Coordinatore del Gruppo Sicurezza del lavoro e Tutela del consumatore alla Procura di Torino – deve essere ben presente. I processi sono stati fatti e sono arrivati alla fine”. Insomma non basta più dire, come ha fatto ieri il premier Renzi, che “quello di domenica mattina è stato un evento straordinario”. Ecco, allora, il facile tema dell’imprevisto e del destino.

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