martedì 1 novembre 2016

la guerra dei rifiuti, Aprilia il silenzio sulla Kyklos, le stranezze dell'osservatorio dei rifiuti e i tecnici consulenti anti azienda?

noi cittadini abbiamo sempre chiesto (alle amministrazioni, amministratori, istituzioni) diteci (con gli atti) se state dalla parte dei diritti civili e sociali, del bene della comunità oppure dalla parte degli speculatori per progetti che non servono al nostro territorio e che sono spesso un danno per l'economia, la salute. Quando gli atti non sono chiari in difesa dei cittadini e, quindi, in adempimento al mandato ricevuto spesso sono contrari al bene della comunità. Sul fronte dei rifiuti appare evidente che la "guerra" sia tra aziende e a volte tra vari funzionari all'interno delle istituzioni che compiono atti che non sembrano "neutri" ma che appaiono pro aziendam. Con i cittadini che comunque vada questa guerra sono le vittime designate in termini di costi (mai si sceglie per il risparmio ma solo per favorire un sistema e un'azienda) del servizio dei rifiuti, dei costi sociali e sanitari (impianti inquinanti significano malattie e tumori), dell'economia (un'azienda inquinante marca un territorio svalutando attività e proprietà nei dintorni). Senza contare che un territorio che non riesce ad esprimere un sistema che da noi viene chiamato "virtuoso", ma che in un paese civile è un sistema normale di raccolta differenziata spinta per aumentare i posti di lavoro (migliaia per la provincia di Latina), recuperare materiale ed energia (con la differenziata), ridurre i costi di smaltimento e l'inquinamento. Quando un comune come Aprilia dopo non aver approvato la variante RIR, non aver chiesto l'adempimento delle procedure a tutela dei cittadini su questioni come la Kyklos (2 vittime), la turbogas (l'incendio) e altre realtà quanto può essere credibile quando inserisce nell'osservatorio rifiuti persone vicine ad aziende (sui rifiuti) e come tecnico contrario ad un impianto un consulente di un'azienda del settore?

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