sabato 3 settembre 2016

WWF Da USA e Cina un potente segnale politico sul clima, ma il silenzio dell’Europa è assordante

L’annuncio congiunto dei due più grandi emettitori di carbonio del mondo, Cina e Stati Uniti, che hanno formalmente aderito all’accordo globale sul clima di Parigi invia un potente segnale sul fatto che si prospetta una reale azione globale sul cambiamento climatico. “La ratifica di USA e Cina rende ancor più assordante il silenzio della Unione Europea”, dichiara la responsabile Clima ed Energia del WWF Italia Mariagrazia Midulla che conclude: “L’Europa deve recuperare un ruolo nella decarbonizzazione, pena l’irrilevanza. E deve rendere possibile l’entrata in vigore dell’accordo entro l’anno con maggiori speranze di riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C”.
Cina e Stati Uniti sono responsabili di quasi il 40% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Finora avevano ratificato l’accordo 24 paesi che rappresentano poco più dell'1% delle emissioni globali di gas a effetto serra. Per entrare in vigore, l’accordo deve essere ratificato da almeno 55 paesi che rappresentano almeno il 55% delle emissioni globali di gas a effetto serra.
La mossa di Usa e Cina stimolerà grandi speranze per l’evento speciale delle Nazioni Unite previsto per il 21 settembre a New York, che ha lo scopo di garantire la rapida entrata in vigore dell'accordo di Parigi. L'attuazione urgente e veloce dell’accordo sul clima di Parigi è necessaria al fine di evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici. Con la scelta di aderire così velocemente all'accordo, il presidente Obama e il presidente Xi Jinping stanno segnalando ad altri paesi che l’accordo di Parigi può entrare in vigore quest’anno. 
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