venerdì 1 luglio 2016

soddisfazione per la cancellazione del progetto della centrale a biomasse di Pontinia

Con la sentenza n. 443 del 29 giugno 2016 il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio Sezione Staccata di Latina ha certificato che il progetto della centrale a biomasse da 20 MW, elaborato dalla società Pontinia Rinnovabili nell'area industriale di Mazzocchio, non esiste più.
Questo successo va ad aggiungersi a quello incassato dall’Amministrazione di Pontinia con riguardo all’altro progetto di centrale turbogas da 400 MW dell’AceaElectrabel (poi incorporata nella GDF SUEZ).
Dopo dieci anni di strenua opposizione condotta in prima persona dal sindaco Dr. Eligio Tombolillo e dal consulente del Comune Geom. Giorgio Libralato, più volte ribadita dai deliberati del consiglio comunale di Pontinia a tutela dell'agricoltura di qualità e della salute pubblica, dopo decine di partecipazioni e altrettanti pareri contrari espressi nelle varie conferenze di servizi celebratesi nelle sedi istituzionali della Provincia di Latina, della Regione Lazio, dei Ministeri competenti e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la resistenza dei cittadini, coerentemente rappresentati dagli organi municipali, ha battuto ogni tentativo di introdurre nel nostro territorio un progetto, peraltro obsoleto, di inquinamento, a tal punto penetrante da diffondere infiltrazioni cancerogene, di forte degrado e di negativo impatto ambientale.
Le richieste di risarcimento, avventate e temerarie, non solo non hanno intimorito l’amministrazione, ma sono state respinte, insieme al progetto, al mittente, smentendo clamorosamente gli scettici che ripetevano “tanto la centrale si farà”, con argomenti fondati su dati scientifici e incontrovertibili.
Ancora una volta la comunità unita di Pontinia, con competenza e determinazione, ha dimostrato che la storia si può davvero cambiare e che non risponde a verità che i Comuni, i Sindaci, i Cittadini non hanno strumenti contro progetti concepiti al di fuori di ogni programmazione e compatibilità territoriale.
In questo percorso grande forza e aiuto sono stati dati dalla cittadinanza tutta, dal consiglio comunale unanime per il bene della comunità, dai comitati comunali, e da tante competenze: dall'Ingegner Corradi e da tutto l'ufficio Tecnico, dai vari Funzionari e Dirigenti comunali, dall'assessore all'ambiente Valterino Battisti, dal Geologo Alessandro Carlomagno e soprattutto dai valenti e vincenti Avvocati Carlo Bassoli e Luciano Falcone, nonché dal Professor Federico Valerio.
Un ringraziamento sincero va indirizzato anche agli organi di informazione che hanno facilitato il nostro lavoro, dando ampio risalto e informazioni di qualità sull'argomento.
Insieme è stato costruito costruito un percorso fatto di conoscenza, studio, informazione, di strumenti amministrativi, invero poco conosciuti quale la variante urbanistica, cosiddetta RIR (rischio di incidente rilevante) introdotta in applicazione alla Direttiva Seveso, che ha rappresentato per le nostre controparti una insormontabile barriera tecnica.
Pontinia, a conclusione di questo ultimo traguardo, può vantare il primato di unico comune italiano ad avere respinto, negli ultimi 10 anni, il tentativo di aggressione del suo territorio con l’arma della ragione, della logica e del diritto.
Pontinia è ormai esempio di abnegazione a tal punto che innumerevoli comuni della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Toscana, del Molise, della Campania e delle varie province Laziali bussano alle sue porte per chiedere conforto alle loro battaglie comuni in materia di installazione di centrali generatrici di energia elettrica.
Un grazie va rivolto anche al neosindaco Ing. Medici che ha sempre condiviso le ragioni del Comune.
Con la sentenza n. 443 del 2016 si è consumato finalmente l’ultimo atto di questa articolata, laboriosa e complessa vicenda con la presa d’atto, da parte dei giudici amministrativi, della resa di Pontinia Rinnovabili, che, fra l’altro, dinanzi all’evidenza di un progetto che la resistenza della comunità locale ha dimostrato essere del tutto lontano dai suoi bisogni, ha perfino rinunciato a integrare gli atti e proseguire nella procedura di autorizzazione unica.
Grande è la nostra soddisfazione per il risultato conseguito con il ringraziamento doveroso al TAR di Latina

Eligio Tombolillo e Giorgio Libralato


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