sabato 30 luglio 2016

rifiuti Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 2 dicembre 2014 – Commissione europea / Repubblica italiana (Causa C-196/13) 1

Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 2 dicembre 2014 – Commissione europea / Repubblica italiana
(Causa C-196/13) 1
(Inadempimento di uno Stato – Direttive 75/442/CEE, 91/689/CEE e 1999/31/CE – Gestione dei rifiuti – Sentenza della Corte che constata un inadempimento – Omessa esecuzione – Articolo 260, paragrafo 2, TFUE – Sanzioni pecuniarie – Penalità – Somma forfettaria)
Lingua processuale: l’italiano
Parti
Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: D.Recchia, A. Alcover San Pedro e E. Sanfrutos Cano, agenti)
Convenuta: Repubblica italiana (rappresentanti: G. Palmieri, agente, assistito da G. Fiengo, avvocato dello Stato)
Dispositivo
La Repubblica italiana, non avendo adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza Commissione/Italia (C-135/05, EU:C:2007:250), è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 260, paragrafo l, TFUE.
La Repubblica italiana è condannata a versare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell’Unione europea», a partire dal giorno di pronuncia della presente sentenza e fino all’esecuzione della sentenza Commissione/Italia (EU:C:2007:250), una penalità semestrale calcolata, per il primo semestre successivo alla presente sentenza, alla fine di quest’ultimo, a partire da un importo iniziale fissato in EUR 42 800 000, dal quale saranno detratti EUR 400 000 per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma conformemente a detta sentenza ed EUR 200 000 per ogni altra discarica messa a norma conformemente a detta sentenza. Per tutti i semestri successivi, la penalità dovuta per ciascun semestre sarà calcolata, alla fine dello stesso, a partire dall’importo della penalità stabilita per il semestre precedente, applicando le predette detrazioni per le discariche oggetto dell’inadempimento constatato messe a norma nel corso del semestre.
La Repubblica italiana è condannata a versare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell’Unione europea», la somma forfettaria di EUR 40 milioni.
La Repubblica italiana è condannata alle spese.
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1 GU C 207 del 20.7.2013. http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=161657&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=788110

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