mercoledì 1 giugno 2016

Respirare smog aumenta il rischio di ipertensione Esperti, pesa anche esposizione breve ad inquinamento

(ANSA) - ROMA, 1 GIU - L'esposizione sia breve che prolungata nel tempo ad alcuni inquinanti dell'aria, come quelli associati ai gas di scarico delle auto e alla combustione del carbone, è collegata allo sviluppo dell'ipertensione, cioè a una pressione arteriosa superiore a 90-140. È quanto si legge in una ricerca pubblicata su 'Hypertension: Journal of the American Heart Association' e condotta da un team di ricercatori cinesi, secondo cui il contributo dello smog alla pressione alta potrebbe dipendere da infiammazioni o stress ossidativi che possono portare cambiamenti nelle arterie.

Gli esperti hanno preso in esame 17 studi sull'inquinamento dell'aria che hanno coinvolto 108mila pazienti con pressione alta e 220mila persone con pressione nella norma. Hanno quindi analizzato l'esposizione a breve e lungo temine a tre inquinanti: biossido di zolfo, prodotto dall'uso dei combustibili fossili; ossidi di azoto, derivanti dall'impiego delle fonti fossili in centrali elettriche e veicoli; polveri sottili (Pm 10 e Pm 2.5).

Stando ai risultati, la pressione alta è collegata con una breve esposizione a biossido di zolfo, Pm 2.5 e Pm 10, e con un'esposizione prolungata al biossido di azoto e Pm 10. Servono invece ulteriori indagini per determinare l'effetto del monossido di carbonio e dell'ozono sull'ipertensione.

"Abbiamo scoperto un rischio significativo di sviluppare l'ipertensione a causa dell'inquinamento atmosferico", ha detto l'autore dello studio, Tao Liu. "Le persone dovrebbero limitare l'esposizione nei giorni con i livelli di inquinamento più alti, specialmente chi ha la pressione alta, perché anche un'esposizione molto breve può aggravare le condizioni di salute. (ANSA).
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