martedì 21 giugno 2016

La Sicilia brucia, ma tanto è sempre e solo colpa di Cosa nostra. Davvero?ILMARMIDONE Nel frattempo, durante le vampe, ventitremila operai forestali e 1.200 lavoratori del Corpo forestale sono al corso

PIETRANGELO BUTTAFUOCO
La mafia brucia l’estate. E la cupola si
fa compare allo scirocco. Le sterpaglie
si sposano alla gramigna della
criminalità organizzata, e così il vento –
subdolo nel nascondersi, pronto a emergere
da ogni anfratto – apre il fuoco sotto il
comando di Cosa Nostra. E la Sicilia va in
fumo.
Tutto vero, tutto secondo copione, di certo
c’è Matteo Messina Denaro a orchestrare
le vampe. Ma in tutto questo giusto quando
tutto brucia, ventitremila operai forestali e
1.200 lavoratori del Corpo forestale, sono al
corso. Riferisce la pazzotica e pittoresca notizia,
Accursio Sabella su Livesicilia. Ventitremila
operai e 1.200 lavoratori del Corpo
forestale – tanto è grande l’esercito silvestre
– non sono dunque nei boschi perché si
trovano al corso di formazione. Anzi, di “informazione”
(come precisa Sabella).

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