venerdì 3 giugno 2016

ciclismo: si vince solo con il doping? la gomorra di Danilo di Luca: “Io non mi pento, nel ciclismo comanda un Sistema marcio”

Pantani
lo hanno
frega to
per le
scommesse
Avesse
avuto
il mio
carattere
sarebb e
ancora vivo
Nibali
è fortunato:
al Giro
non era in
condizione,
poi ha
trovato
la forza
ed è caduta
la maglia
rosa
inviato a Pescara
» GIAMPIERO CALAPÀ
on mi viene in mente un collega
che non si sia mai dopato:
nel ciclismo, se corri per vincere,
è impossibile non c u r a rsi”.
Danilo Di Luca, il “killer di
Sp ol tor e”, ciclista professionista
dal 1999 al 2013, è stato
radiato a vita a 37 anni dopo
aver vinto, fra le altre gare, il
Giro di Lombardia nel 2001,
l’Amstel Gold Race e la Freccia
Vallone nel 2005, la Liegi-
Bastogne-Liegi e il Giro
d’Italia nel 2007. Assieme ad
Alessandra Carati ha scritto
Bestie da vittoria, edito da
Piemme, una Gomorra del ciclismo.
“Ero ormai un eccellente
infermiere e non mi
pento. Se tornassi indietro,
però, farei un altro lavoro”.
Vincenzo Nibali, lo “s q u a l o”
dello Stretto, ha appena vinto
il Giro d’Italia, recuperando
4 minuti e 43 secondi...
Nibali, quando dissi in un’i ntervista
a Le Iene, nel 2014,
che è impossibile non far uso
di doping e arrivare tra i primi
dieci al Giro d’Italia, mi diede
del cerebroleso. Non serbo
rancore, ricordo che nel 2007,
quando Nibali era un mio gregario
alla Liquigas, dissi prima
di chiunque altro che un
giorno avrebbe vinto il Tour
de France. Il doping dà il 7 per
cento in più, ma comunque
devi essere il più forte per vincere.
Pantani, dopato, agli altri
tutti dopati, li massacrava.
Pantani non dopato agli altri,
se non dopati, comunque li avrebbe
massacrati. Certo Nibali
spesso è fortunato e anche
nell’ultimo Giro: non era
in condizione, ha trovato la
condizione ed è caduta la maglia
rosa Steven Kruijswijk.
Lei, Di Luca, ha cominciato a
doparsi a 21 anni, perché?
Per fare il professionista a 360
gradi e continuare a vincere
come sempre vincevo da ragazzino.
Mi sono adeguato agli
altri e ho ricominciato a
vincere. Non mi viene in mente
il nome di un collega che
non si sia dopato.
Chi è coinvolto nel doping?
Tutti, è un “s i s t em a ”. L’Uci
(Unione ciclistica internazionale,
ndr), le squadre più forti
e ricche, i direttori sportivi,
gli organizzatori delle grandi
corse... negli anni 90/2000 al
Giro la Gazzetta non controllava
nulla, consentiva qualsiasi
cosa. Lance Armstrong,
invece, grazie alla sua ricchezza,
grazie ai soldi, si è
creato un “sistema”parallelo,
l’unico nella storia a farlo.
Quindi non è possibile non

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