lunedì 23 maggio 2016

“Politici di Latina sull’ambiente? O sono ignoranti oppure in malafede” L’accusa di Giorgio Libralato

Giorgio Libralato, in questa campagna elettorale si sta davvero dicendo di tutto per quello che riguarda il suo settore di competenza nella militanza, ovvero sull’ambiente. Si è passati dalle improbabili “class action” del caso di Borgo Sabotino a candidati che propongono, non si capisce bene con quali fondi, di far costruire un termovalorizzatore per chiudere il ciclo dei rifiuti pontini in maniera virtuosa. E’ notizia di pochi mesi fa che un impianto di questo tipo, nel Lazio, doveva essere messo a norma e il costo dei lavori si aggirava intorno agli 80 milioni di euro. Solo per metterlo a regime. Figuriamoci farlo daccapo. Insomma, i candidati ne stanno sparando davvero di tutti i colori. Lei cosa ne pensa?
Beh, intanto tra chi l’ha proposto c’è chi fa una certa confusione tra termovalorizzatore e biogas, che non è propriamente pertinente come collegamento. Non è una soluzione perché è in perdita dal punto di vista energetico ed economico. Poi, un impianto come quello ha un costo che, secondo il tentativo di gara di appalto che è stato fatto una decina di anni fa dalla Provincia di Latina (perché il tema non è nuovo) sarebbe venuto a costare circa un migliaio di euro a persona. All’epoca si parlava di circa 400 milioni di euro, per cui è evidente che chi parla di questo strumento come risoluzione di un ciclo per i rifiuti non sa assolutamente di che si parla. Consuma più energia di quello che produce in molti casi, per non parlare dell’impatto ambientale, che sarebbe la cosa più ovvia. Un inceneritore ha bisogno di una cinquantina di dipendenti per funzionare, mentre la raccolta differenziata spinta tra pubblico e privato impiegherebbe quasi 5000 persone. Insomma, chi propone una cosa del genere la spara grossa, tanto per non dire che non sa nulla. Se si decidesse oggi ci vorrebbero dieci anni solo per aprire il cantiere. Già nel 2005 ci avevano provato (la Provincia come detto) e si doveva fare a Borgo Montello. In quel periodo abbiamo fatto grandi battaglie, se ci vogliono rivedere sulle barricate facciano pure.

C’è invece chi assicura che a Latina non servano nuovi impianti e invece chi, come il consigliere regionale Pino Simeone, afferma che invece sarebbe il caso di dare seguito al piano regionale dei rifiuti del 2012 e fare un grande impianto integrato a Latina, compreso di Tmb. Lei come la vede?

Il consigliere regionale (Lazio) di Forza Italia Pino Simenone

Allora, che non servono nuovi impianti a Latina e provincia se n’è accorta perfino la Regione e quindi diciamo che almeno un passo avanti lo abbiamo fatto. A Latina abbiamo un impianto, quello della Rida, che è in grado di trattare il doppio dei rifiuti che mandiamo in trattamento oggi, senza una raccolta differenziata degna di questo nome. E che con la raccolta spinta ridurrà di molto il suo carico di lavoro. E quindi di che parla Pino Simeone? Sembra che voglia sponsorizzare alcune aziende che non hanno poi uno splendido passato alle spalle. Senza contare che con la raccolta differenziata spinta alcuni comuni nemmeno fanno pagare il servizio di raccolta ai cittadini perché invece di spendere guadagnano…ma di che parliamo?
Chi dice queste cose è un ignorante? Stando ai dati ufficiali sì, a meno che questi signori non sappiano qualcosa che noi non sappiamo, e quindi gli ignoranti siamo noi. Meraviglia abbastanza il fatto che uno come Pino Simeone che era presente alla commissione rifiuti della Regione Lazio e che ha avuto modo di conoscere in prima persona le condizioni di vita delle persone che abitano nelle immediatezza della discarica, non si sia fatto carico di perorare la loro causa. Ecco che invece si schiera di fatto con alcune aziende, e la cosa lascia perplessi. Viene da pensare quindi che i signori che dicono queste cose, invece che ignoranti abbiano altro a cui pensare.
Si sta molto lamentando, in questo periodo, del fatto che le scuole vengano in gita a visitare la discarica di Borgo Montello. Come mai? Beh (ride) le scuole a volte sono state protagoniste di proteste in materia di giustizia e legalità ma, stranamente, anziché stare dalla parte del Tribunale di Latina e della Procura di Roma, si recano in visita presso una discarica che in campo di rispetto ambientale ha molto ancora da spiegare. E questo è un altro fatto che di certo, lascia perplessi
C’è qualcuno che secondo lei dice qualcosa di convincente sull’ambiente in questo momento? (ride) Parliamo di politica? (ride di nuovo). Non completamente, comunque. Da nessuno ho trovato una posizione piena e soddisfacente che denoti una reale intenzione di chiudere le discariche e di spingere l’acceleratore sulla differenziata e sulla tutela di quei cittadini che sono al centro di una bomba ecologica. Persone per le quali nessuno ha detto nulla, salvo poi dover sentire proclami spassionati e ritardatari in campagna elettorale. Molto sgradevole come cosa.
E’ ancora sicuro che alla fine, la discarica di Borgo Montello verrà riaperta?Penso proprio di sì, visto che adesso stanno facendo dei lavori. Alberature, abbellimenti e altri dettagli che lasciano pensare che la discarica sarà ancora dove si trova in questo momento per diversi anni a venire. E la conferma arriva anche dall’Arpa Lazio che proseguirà in estate il monitoraggio ambientale. Un intervento molto tardivo in caso che la discarica dovesse rimanere chiusa. Ma se la discarica riapre, ha un senso. E purtroppo conferma i nostri timori. Nemmeno per la questione della centrale nucleare di Borgo Sabotino nessuno dei candidati a sindaco parla del problema, quasi non esistesse. Non è più di moda, adesso. O forse ci sono altri motivi per i quali è meglio tacere.
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