n IL DIESEL
GATE è uno
scandalo che
a settembre
ha investito la
Vo lkswagen,
accusata
dagli Stati
Uniti di
truccare i test
anti
inquinamento
sulle
emissioni
delle
automobili
n IN
GERMANIA
c’è il sospetto
che il
software che
trucca i dati
sia stato
utilizzato
anche da Fiat
Chrysler: la
società però
non si è
presentata
per difendersi
davanti alla
commissione
del Krafthart
Bundesmat Bordate
Non ha risposto alle
richieste della Kba
La replica: “Noi in linea
con le regole europee”
MATTIA ECCHELI
Berlino
Fiat Chrysler Automobiles
paga in Borsa il silenzio
opposto in Germania al
sospetto di aver installato
un “software illegale” su alcune
delle proprie auto: giovedì non si
era presentata a Berlino per spiegare
le proprie ragioni agli esperti
della Commissione del Kr a ftfhart
Bundesmat(Kba). A Piazza
Affari, in una giornata comunque
pesante (-2,74%), il titolo ha perso
il 4,44%, ma la bufera non è
passata.
GLI INVESTITORI sono preoccupati
per le possibili ripercussioni
del nuovo filone d'inchiesta aperto
dall'Autorità federale per i trasporti
che indaga sulle emissioni
delle auto a gasolio a partire dallo
scandalo Volkswagen. Il ministro
Alexander Dobrindt aveva spiegato
che su segnalazione di Bosch
(che lo ha poi smentito) sarebbero
state svolte verifiche su un sistema
di spegnimento a tempo dell'apparecchiatura
per il trattamento
dei gas di scarico. Sull'edizione
domenicale della Bild, sono
stati riportati stralci del documento
della KBA che confermerebbero
l'ipotesi. Sulla Fiat 500X
Multijet 2.0, la tecnologia verrebbe
disattivata dopo 22 minuti,
cioè due minuti dopo la fine dei
normali cicli di test di omologazione,
che ne durano 20. La Deutsche
Umwelthilfe (Duh), un'associazione
ambientalista particolarmente
attiva nella vicenda (ha
avviato una disputa legale nei
confronti di Daimler proprio sulle
emissioni) parla di 1.300 secondi
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