lunedì 25 aprile 2016

“Oggi è il 25 Aprile... Ma di chi è la festa?” Il Giorno della Liberazione: siamo andati a chiedere cosa sanno i ragazzi delle scuole superiori Le risposte sono state spesso desolanti: silenzi, imbarazzi e non ricordo


 

ROBERTI Il Procuratore Antimafia dà ragione a Davigo: “Le riforme non arrivano mai” “I processi rapidi fanno paura” “Le sentenze certo che si fanno, ma troppo spesso sono di prescrizione. I rimedi sono semplici: però in Parlamento prima si dicono tutti d’a c c o rd o, poi ogni nuova norma resta fe r m a”. Renzi dice che n e l l’inchiesta di Potenza c’è troppo gossip? “T u t to è stato fatto nel rispetto della legge. E le intercettazioni vanno bene così”
PENNE DI REGIME Il Principe e quelli che la lingua batte dove il capo vuole » FABRIZIO D’ESPOSITO Ogni Principe ha la sua falange di aedi, sempre all’erta per cantare il carisma del Capo. Uomini di penna e di lingua dal pensiero flessibile.
Il ministro Maria Elena Boschi va a Benevento per un comizio e Mps mobilita i suoi correntisti via sms. Quando le banche sono degli amici degli amici...
 PRESIDENZIALI Hofer va al ballottaggio contro i Verdi. Scontri al Brennero L’Austria ha scelto il muro: vince la destra anti-immigrati
VUOTI DI MEMORIA Quelli che negano e quelli che falsificano il passato MA LA STORIA NON SI PUÒ CAMBIARE » FURIO COLOMBO U n fatto strano accade in Italia. È iniziato negli ultimi due decenni: disprezzare il 25 aprile, come se non celebrasse lo scontro finale della civiltà contro la forma più elaborata di cultura della persecuzione, la Shoah. Ogni Paese fonda le sue leggi, a cominciare dalla Costituzione, su una data in cui è accaduto qualcosa che continua ad accadere: per noi è il 25 aprile, e dopo una lotta durissima, per diventare un Paese libero, antifascista. È così, ma non è così. La Resistenza viene offesa in due modi. Il primo è di ignorare, negare o ridurre; un secondo è di riaggiustare la storia come si fa per un corteo. Per esempio trovate gruppi che insorgono se compaiono scritta e bandiera “BRI - GATA EBRAICA”, che vuole dire unità militari formate da giovani ebrei venuti per combattere, insieme ad alleati e partigiani. Non esisteva Israele. Ma adesso coloro che scacciano le bandiere, deformano la storia e una Resistenza falsa non si può celebrare. Perciò molti di noi accoglieranno fraternamente chi è stato fratello contro il fascismo e il nazismo delle persecuzioni politiche e dei campi di sterminio.
tratto da www.ilfattoquotidiano.it

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