domenica 24 aprile 2016

nucleare OLTRE RADINKA…salvare la seconda generazione dei bambini di Chernobyl

A ottobre 2015 abbiamo scoperto la realtà di Radinka in Ucraina e abbiamo lanciato un appello urgente a cui molti hanno aderito.  Dopo alcune missioni ci si è resi conto, però, che quella di Radinka era sola una rappresentazione delle tante realtà scolastiche presenti nelle province contaminate di Ivankov e Polesie.

Dalla fine dell’anno scolastico 2014/2015 le autorità statali, impegnate a deviare le poche risorse di una nazione  sul ciglio del default verso la guerra del Donbass, hanno deciso di declassificare le province di Ivankov e Polesie dalla zona quattro di esclusione di Chernobyl. Scelta amministrativa e non tecnico/scientifica, al solo scopo di non pagare più gli indennizzi per le popolazioni di Chernobyl.

E così, dall’anno scorso, lo stato non sovvenziona più le mense di queste scuole, che non hanno altra scelta che disattivarle e tenere a digiuno i bambini, non potendo permettersi nemmeno di assicurare loro un bicchiere d’acqua colorata durante la permanenza scolastica. D’altra parte la maggioranza delle famiglie degli scolari sono povere e vivono circondate da un’economia distrutta dal fallout di Chernobyl (liquidate le coltivazioni, gli allevamenti, nessuna industria). Poche di lro possono permettersi  di dare ai propri figli qualcosa da portarsi a scuola che non siano le due patate contaminate da fare galleggiare in un brodo giallognolo. Le mensa della scuola rappresentavano, poi, per questi bambini, l’unica possibilità per ricevere cibo “pulito”o, almeno, secondo norma. 

La stragrande maggioranza dei bambini rimane a scuola per 8 ore (più 2 ore di viaggio, in alcuni casi) senza mangiare e, in certe realtà, anche al freddo (le restrizioni verso gli indennizzi riguardano anche la fornitura di gas per le scuole).


foto: copyright Juliane Thiere

A 30 anni di distanza dall’incidente di Chernobyl, le conseguenze continuano a manifestarsi nella seconda generazione dei bambini di Chernobyl.
Su oltre 3.000  bambini, residenti nelle due province e sottoposti a screening sanitario da parte del centro “Ecologia e salute” del professore Bandazhevsky assieme all’ospedale provinciale di Ivankov, è risultato che oltre il 30% ha livelli elevati di Cesio 137 all’interno dell’organismo, oltre l’82% presenta turbe del ritmo cardiaco, il 55,2% alterazioni tiroidee, il 79,1% livelli oltre la norma di omocisteinemia.
Questo amminoacido (l’omocisteina) risulta elevato perché nel 97% dei bambini esaminati delle due province, si sono ormai manifestate le mutazioni genetiche indotte dal fallout di Chernobyl, fra cui quelle del ciclo dei folati (vitamine del gruppo B che, attraverso riconversioni chimiche, tiene sotto controllo l’omocisteina). Per di più, oltre al danno genetico, influiscono sui livelli di omocisteina l’effetto diretto delle radiazioni (oltre agli effetti delle basse dosi di radiazione costantemente presenti, i radionuclidi sono abbondantemente rilasciati nel periodo primaverile/estivo quando si susseguono incendi nella zona di massima esclusione di Chernobyl che dista a pochi chilometri dalle scuole) e la funzionalità alterata della tiroide, causata- a sua volta - proprio dai radionuclidi.

Insomma, un circolo vizioso.

L’omocisteina elevata causa gravissimi problemi in  giovane età (dai 20 ai 40 anni): infarti del miocardio, ictus, tromboembolie, arteriosclerosi, malformazioni feto-placentari, aborti, patologie oncologiche)
In tutto questo complesso sistema, influenzato anche da alcuni stili di vita, l’alimentazione ha un valore importante.

Pensare che la maggioranza dei bambini di Ivankov e Polesie che si ammalano in un anno 4/5 volte di più rispetto a bambini di zone non contaminate, dopo essersi nutriti a casa di prodotti dell’orto familiare o del sottobosco per lo più contaminati dai radionuclidi presenti nel terreno o ridistribuiti da vari rifallout (fra cui quelli degli incendi), stia tutto il tempo scolastico a digiuno – indebolendo così le proprie difese immunitarie già compromesse dalla radioattività – è qualcosa che turba, che reclama giustizia per un diritto negato e che è interna ad un’Europa distratta, s e non – addirittura – ignara.

Se non vi si porrà, da subito, rimedio la terza generazione dei bambini di Chernobyl sarà compromessa irreparabilmente non solo dal punto di vista sanitario, ma soprattutto numerico, cioè di presenza sulla terra.

INOLTRE, SOSTENERE I BAMBINI DI IVANKOV E POLESIE È UN AIUTO ANCHE PER NOI E PER IL FUTURO DELLE NOSTRE GENERAZIONIfacendolo si sostiene, infatti, anche l’attività del centro “Ecologia e Salute” e gli sforzi dell’èquipe del professore Bandazhevsky nelle ricerche per contrastare l’aggravamento dei danni nella terza generazione dei bambini di Chernobyl: una prevenzione i cui studi potranno essere utili per l’intera umanità perché tesi a salvaguardare  quel patrimonio genetico che a tutte le latitudini comincia ad essere pesantemente attaccato dalla presenza del fallout infinito delle basse dosi di radiazioni, così come è ormai dimostrato da recenti indagini scientifiche.


foto: copyright Pierpaolo Mittica

Per tali ragioni, in maniera accorata, come per Radinka, lanciamo l’iniziativa/progetto “Oltre Radinka”.

Nelle province di Ivankov e Polesie vi sono 23 scuole per un totale di 1881 scolari.

L’obiettivo è quello di assicurare il diritto alla mensa al maggiore numero possibile di bambini o almeno in quelle situazioni in cui il degrado economico – presente in tutti i villaggi – è ancora maggiore (la povertà è., purtroppo, un’alleata micidiale della radiocontaminazione).

Per assicurare il diritto alla mensa per un anno scolastico bastano 200 euro per bambino (non solo gli alimenti, ma anche il lavoro delle cuoche, la preparazione del cibo, le spese di corrente elettrica e i cicli di vitamine del gruppo B).

COME CONTRIBUIRE:
- o con donazioni liberali di qualsiasi importo
- o adottando un bambino per un anno scolastico
- o adottando una scuola (vedi elenco in PDF in calce)
- o coinvolgendo grandi sponsor (per esempio, del settore alimentare) e istituzioni

PER SOSTENERECLICCA QUI e scegli la modalità più consona - Causale: “Oltre Radinka” o, anche, semplicemente “Radinka”.

COORDINAMENTO PROGETTO:
Mondo in cammino e centro “Ecologia e salute” (fra i due soggetti è già stato sottoscritto a febbraio 2016 un protocollo di collaborazione).
REFERENTE SCIENTIFICO: prof. Yuri Bandazhevsky, affiancato dalla dr.ssa Dubova Natalia 
REFERENTE TECNICO/LOGISTICO: Massimo Bonfatti 

PARTENARIATI
Gruppi, associazioni, enti - in stretto accordo  e contatto con il coordinamento del progetto – possono gestire ambiti, “parti” del progetto, adottare realtà specifiche. Il  coordinamento fungerà unicamente da supporto logistico/scientifico e da collante per evitare disomogeneità, interessi di parte (già evidenziati in esperienze precedenti) non corrispondenti alle finalità e alla filosofia del progetto. Il progetto, nell'interesse dei bambini beneficiari,deve evitare azioni singole o scollegate e e porsi, invece, l’obiettivo di iniziativa di rete e in rete. Con queste modalità tutti sono ben accetti. I soggetti che desiderano collaborare, agire in partenariato o dare vita ad azioni di supporto possono scrivere a: info@mondoincammino.org 

SCOPI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL PROGETTO
Il progetto ha lo scopo di assicurare un pasto giornaliero al maggior numero di bambini, durante l’anno scolastico 2016/2017, con le seguenti finalità:
- garantire il diritto alla mensa
- non deprimere ulteriormente le difese immunitarie di bambini che vivono in zona di contaminazione radioattiva
- instaurare sufficienti livelli di consapevolezza alimentare
- prevenire danni maggiori da contaminazione radioattiva.
Durante il prossimo anno scolastico, nelle scuole in cui si riuscirà a garantire il supporto alimentare, il professore Bandazhevsky, assieme alla dr.ssa Dubova, terrà cicli di lezioni per i bambini riguardanti le raccomandazioni alimentari e le modalità per contaminarsi il meno possibile (gestione del rischio radioattivo in territorio contaminato).
In accordo con i genitori e gli insegnanti – e con il supporto dei medici dell’ospedale di Ivankov - verranno somministrati cicli di vitamine (in particolare del gruppo B) per via orale allo scopo di contrastare gli aumenti dell’omocisteina ematica.

DATA INIZIO PROGETTO: 03/04/2016
PRIMA TAPPA DI VALUTAZIONE PROGETTO (per decidere i passi e la cronologia successivi): 31 luglio 2016
PRIMO INVIO FONDI: seconda metà di agosto 2016

TUTTE LE DONAZIONI VERRANNO DI SEGUITO ELENCATE. PER CONSENTIRE LA MASSIMA TRASPARENZA, LE DELEGAZIONI CHE SI RECHERANNO IN UCRAINA PER LA CONSEGNA DEI FONDI SARANNO APERTE AGLI INTERESSATI.

DIFFONDETE IL PIU’ POSSIBILE. GRAZIE!

Massimo Bonfatti http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2359
Presidente di Mondo in cammino

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