mercoledì 27 aprile 2016

Greenpeace l'Amazzonia è a rischio! per il folle progetto di una mega-diga sul fiume Tapajos

News - 27 aprile, 2016
Il folle progetto di una mega-diga sul fiume Tapajos mette in pericolo biodiversità e diritti umani nel cuore dell'Amazzonia
Il Fiume Tapajos, che scorre lungo 800 chilometri nel cuore dell’Amazzonia, è garanzia di vita per 14.500 indigeni, oltre che per una quantità di specie animali e vegetali inestimabile.
Oggi, però, questo fiume è in pericolo a causa di un folle progetto che prevede la costruzione di più di 40 dighe.
La più grande di queste dighe, quella di São Luiz do Tapajós, potrebbe sorgere nello stato del Parà e sarà alta 53 metri, lunga 7,6 chilometri e avrà una capacità installata di ottomila megawatt.
Para marcar o Dia Internacional das Florestas (21 de março), lideranças Munduruku foram até um trecho do rio Tapajós considerado sagrado pelo povo para passar um recado para o mundo: “Mantenham o Rio Tapajós vivo”. Segurando faixas em diversas línguas, eles protestaram, ao lado de ativistas do Greenpeace, contra a construção de barragens no rio que sustenta sua cultura e modo de vida. Ao todo, há 43 grandes hidrelétricas previstas para a bacia do Tapajós, sendo cinco já planejadas. A maior delas é a de São Luiz do Tapajós, próxima a Itaituba, no Pará, que, se construída, vai afetar a vida de povos indígenas e ribeirinhos, além de destruir uma área de intensa biodiversidade na Amazônia. Terra Indígena Sawré Muybu - Itaituba, Pará. 18/03/2016. Foto: Rogério Assis/Greenpeace.Greenpeace Brazil activists have joined forces with Munduruku Indigenous leaders to protest the Brazilian government's plans to build a mega dam on the Tapajós river, in the heart of the Brazilian Amazon rainforest in the Pará state.Using traditional canoes, activists have joined the Munduruku on a sacred part of the Tapajós River to send a clear message to the world: "Damn the dam. Keep the Tapajós river alive". Together, they unfurled a 20X30 meter banner on the river demanding an end to the São Luiz do Tapajós dam. The protest celebrates the International Day of Forest, on March 21st. Sawré Muybu Indigenous Land - Itaituba, Pará, Brazil. 18/03/2016. Photo: Rogério Assis/Greenpeace.
Un tesoro minacciato dal profitto
Nel nostro rapporto "DAMNING THE AMAZON" mostriamo che, oltre a violare i diritti delle popolazioni locali ed indigene, questo megaprogetto provocherà un notevole rilascio di metano, un gas serra molto più potente della CO2.
Inoltre, a causa dei cambiamenti climatici, la portata dei fiumi della regione amazzonica subirà notevoli riduzioni, rendendo improbabile che le dighe riescano a produrre la quantità di energia prevista.
L’alternativa
Se il governo brasiliano decidesse di optare per l'efficienza energetica ed investisse più sulle energie realmente pulite, come il solare e l’eolico, devastanti mega-progetti come quello di Belo Monte e São Luiz do Tapajós  non sarebbero più necessari.
L'alternativa migliore al megaprogetto idroelettrico sul fiume Tapajós sarebbe una combinazione di eolico, solare e biomasse, fattibile solo se il governo cambierà gli indirizzi della sua politica energetica.
Non ancora al sicuro
Nonostante l’IBAMA (Istituto Brasiliano delle Risorse Naturali Rinnovabili e Ambientali) abbia temporamente bloccato il progetto, la valle del Tapajos non può considerarsi ancora al sicuro.
La costruzione della devastante diga di Belo Monte, sempre nello Stato del Parà, in Amazzonia, è infatti stata bloccata in diverse occasioni, ma è ora in corso. Si tratta di un disastro ambientale e umanitario di dimensioni impressionanti, dietro il quale si celano corruzione e tangenti, adesso oggetto di processi in Brasile.
Intanto, sono varie le Compagnie interessate e che potrebbero giocare un ruolo rilevante nella costruzione del mega progetto. Tra queste vi era inizialmente anche Enel, che però ora ha ritirato la sua proposta.
Greenpeace chiede ora che il megaprogetto venga definitivamente cancellato e il popolo Munduruku, che da sempre vive in questa regione, veda effettivamente riconosciuto il diritto costituzionale a rimanere nelle proprie terre tradizionali.

Leggi il report (in inglese): DAMNING THE AMAZON
Leggi il briefing "Amazzonia sbarrata" (in italiano): “Amazzonia sbarrata”
 http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/Amazzonia-a-rischio-/

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