sabato 5 marzo 2016

Rondini in arrivo. Il Wwf e il Lipu chiedono di adottare una delibera "salvarondini"

Capita che i nidi vengano distrutti a causa della sporcizia dovuta alle deiezioni degli uccelli, o semplicemente dagli striduli che emettono soprattutto i rondoni all’alba
Siamo ormai in prossimità della stagione riproduttiva degli uccelli. A giorni torneranno nei nostri cieli rondini, rondoni e balestrucci. Ma le specie sono a rischio. Per proteggerli dalla mano dell’uomo, la LIPU ed il WWF di Arezzo, con una lettera inviata ai tutti i sindaci della provincia, chiedono di emanare una specifica delibera “salvarondini” che vieti la distruzione dei nidi o il disturbo ad opera dell’uomo stesso. Capita, infatti, che i nidi vengano distrutti a causa della sporcizia dovuta alle deiezioni degli uccelli, o semplicemente dagli striduli che emettono soprattutto i rondoni all’alba, o ancora, dal rifacimento delle facciate dei palazzi. Rondini, balestrucci e rondoni sono importanti non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la cosiddetta biodiversità) ma anche per il loro comportamento e per la loro riconosciuta utilità.

Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente mosche e zanzare in grandi quantità. Si calcola che ogni anno solo da queste specie vengono predate dalle 12 alle 31 mila tonnellate di mosche e zanzare in modo assolutamente ecologico, senza inquinare. Per proteggerle è importante informare, sensibilizzare l’opinione pubblica, perché tutti sappiano della loro utilità. Ecco perché LIPU e WWF di Arezzo hanno inviato una lettera ai sindaci per chiedere di adottare la delibera Salvarondini. “Se verrà approvata – spiegano le Associazioni - saranno protetti rondini, balestrucci e rondoni e i loro rispettivi nidi; e si provvederà ad inserire i comuni virtuosi in un elenco nazionale di città “salvarondini”.

“La delibera salvarondini servirebbe a sensibilizzare tutti i cittadini su questo argomento. Nel frattempo facciamo appello ad amministratori, direttori dei lavori, e a chiunque debba fare lavori di ristrutturazione di verificare la presenza di nidi di balestruccio e rondone ed eventualmente programmare le attività per il periodo che va dal 15 settembre al 20 febbraio.” E’ bene ricordare comunque che i nidi di rondine, balestruccio, rondone e di tutte le altre specie sono protetti ai sensi della legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 che ha recepito la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”.
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