giovedì 31 marzo 2016

referendum 17 aprile Trivelle: le lotte (e le giravolte) dei governatori Lega, Pd e Fi I rappresentanti delle Regioni difendono il Sì, ma la maggior parte dei presidenti tace

DA NORD A SUD Paese che vai, opinione che trovi
Retromarc ia
Alcuni sostenitori, tra
cui l’Abruzzo, hanno
cambiato idea per
assecondare i dem
SCHIERATI
MICHELE
EMILIANO
Governato re
della Puglia
(Pd). In
contrasto con
il suo partito,
è per il “Sì”
GIOVANNI
TOTI
Guida la
Liguria (Fi).
Il referendum
è una
“questione
politica”
LUCA ZAIA
Presidente
del Veneto
( Lega ).
“Bisogna
votare Sì.
Il lavoro è
nel turismo”
PIERO
LACORAZZA
Consigliere
regionale per
la Basilicata.
Tra i maggiori
sostenitori
del voto
SILENZIAT I
LUCIANO
D'ALFONSO
Abruzzo (Pd).
A gennaio
si è sottratto
dalla lista
delle Regioni
refe rendarie
STEFA NO
BONACCINI
Emilia
Romagna
(Pd). Molte
concessioni
sono nel
Ravennate
ROSA RIO
CROCETTA
Governato re
della Sicilia
(Pd), ha detto
che uno “s to p
sarebbe
criminale”
PAOLO
FRATTURA
Governato re
del Molise
(Pd). Non ha
mai criticato
le scelte
del governo
» VIRGINIA DELLA SALA
Referendum, trivelle,
17 aprile. Alla sequenza,
va aggiunta
un’altra parola: “R egioni”.
Tra 18 giorni ci sarà la
prima consultazione referendaria
nella storia della Repubblica
indetta dai consigli
regionali: in 10 (ma ne sarebbero
bastati 5) a luglio hanno
approvato sei quesiti contro
le norme dello Sblocca Italia
che toglievano loro potere.
Otto sono governate da giunte
Pd e per ognuna è stato identificato
un delegato regionale
come soggetto politico che
partecipa a tribune e dibattiti:
la maggior parte sostiene il
“Sì”, cioè l’abrogazione della
norma. Diverso, invece, come
mostra la casistica qui di seguito
(salvo eccezioni) il comportamento
dei governatori
ABRUZZO. Il presidente dem
Luciano D’Alfonso è stato il
“grande traditore”. Aveva definito
il mare “il più grande
parco naturale”dell’Abruzzo.
A luglio 2015 chiedeva una
strategia “regione per regione”,
contro le trivelle. Poi, la
retromarcia: il governo, a fine
anno, pubblica la sospensione
dei permessi di ricerca per
“Ombrina mare”, fonte di proteste
(ma lo fa per un solo anno).
Per D'Alfonso, risolta
Ombrina, il referendum non
ha più senso. Tanto che a gennaio
la Regione Abruzzo si costituisce
in giudizio davanti
alla Corte costituzionale, contro
le altre Regioni e a sostegno
del Governo, per chiedere
che il referendum sia dichiarato

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