lunedì 28 marzo 2016

La truffa Dieselgate dietro la guerra all’italiano Kessler, soldi, speculazioni e politica

Gli attacchi Pressioni tedesche per cacciare il capo dell’Antifrode Ue,
bersagliato per il caso Dalli. Volkswagen dovrebbe ridare 1,8 miliardi
La scheda
n GIOVANNI
KESSLER
(Trento, 1956)
è un
magistrato
che si è
occupato in
particolare di
lotta alla
corruzione,
anche in
Parlamento
dove ha fatto
parte delle
commiss ioni
più rognose:
Teleko m,
Giustizia etc.
Nel 2012, già a
capo
dell’Ufficio
Europeo
Antifrode, gli
è stata tolta
l’immunità
perché
accusato di
aver violato la
legge belga,
chiedendo la
registrazione
della
chiamata tra il
commiss ario
maltese Dalli
e i suoi
corrutto ri
Il ruolo della Grässle
L’eurodeputata (Cdu)
chiede di continuo
le dimissioni. Gli hanno
già tolto l’immunità
FERRUCCIO SANSA
Un fascicolo sul caso
Volkswagen, con la
casa automobilistica
che potrebbe dover
restituire 1,8 miliardi alla
Banca europea per gli investimenti
(Bei). È l’ultimo tassello
della battaglia silenziosa,
ma durissima che qualcuno,
soprattutto in Germania, sta
combattendo per cacciare l’italiano
Giovanni Kessler
dall’Ufficio Europeo Antifrode.
Tutto comincia nel 2011
quando Kessler viene nominato
direttore dell’Antifrode.
Famiglia democristiana, attivo
nel mondo del cattolicesimo
sociale, Kessler per anni è
pm nella sua Trento e all’Antimafia
di Caltanissetta. Poi,
nel 2001, va in Parlamento
con i Ds. Finisce nelle commissioni
più “rognose”: Giustizia,
Telekom, per non dire
della Giunta per le Autorizzazioni
a procedere. E si fa
parecchi nemici. Nel centrodestra,
vedi Cesare Previti,
ma anche tra i suoi quando è
l’unico a votare contro il
“co m p ag n o ” Vincenzo De
Luca. È il 2006, mancano pochi
mesi alla fine del mandato,
e Kessler non viene ricandidato.
Nel 2011 ecco il salto
in Europa. Fuori dalla politica.
Vince il concorso per dirigente
dell’Olaf, un ufficio
nato nel 1999 che raccoglie
400 persone. I suoi compiti?
Indagare sui casi di frode e di
corruzione ai danni dell’Unione
(fondi Ue, fondi sviluppo,
ecc.) per difendere gli interessi
finanziari europei.

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