sabato 5 marzo 2016

I 135 motivi per votare si al referendum contro le trivelle

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I 135 pozzi attivi nei mari italiani: ecco perche' votare si al referendum antitrivelle. Nonostante i gran...

I 135 motivi per votare si al referendum contro le trivelle





Eccoci qui, le 135 piattaforme marine e le 3 unita' galleggianti di stoccaggio nel nostro Mar Adriatico, nel Mar Ionio e nel Canale di Sicilia.

Le tre unita' galleggianti altro non sono che navi FSO o FPSO: Vega (Pozzallo, Sicilia), RospoMare (Vasto, Abruzzo) e Aquila (Brindisi, Puglia)

Sono 135, ed altrettanti motivi per dire "si al mare pulito" e no alle trivelle di Renzi, della Guidi, di Galletti e di tutti i politici pseudo-amanti del mare che del mare italiano non amano, non conoscono e non meritano niente.

Notare che i gran professori vanno dicendo che "se non lo tiriamo fuori noi, lo faranno i croati". Bene, ecco qui, sono tutti pozzi attivi, alcuni sottocosta, altri vicino al confine delle acque croate. Trivelliamo dagli anni '50 senza chiedere niente a nessuno.  La coerenza qui e' un optional.

Sul referendum: si e' un referendum svuotato del suo intento iniziale, cioe' fermare le trivelle in mare. Il questito, da quel che riesco a capire, riguarda solo la durata temporale delle concessioni. Quindi non e' un voto *veramente* contro le trivelle.  Dei quattro quesiti iniziali e' rimasto solo questo.

Ma da come la vedo io e' simbolico: occorre votare e votare SI per mandare un segnale a Renzi e compari che visto che non possiamo far altro, ci prendiamo quello che possiamo, e che siamo tanti lo stesso.  E per mandare un segnale ai petrolieri che qui siamo informati, e che non sono benvenuti, cosi magari prima di venire ci pensano due volte.

Hanno fatto di tutto per farlo fallire questo referendum: un giorno a casaccio, senza l'accorpamento con il voto di Giugno, un solo quesito,  poca pubblicita'. E quindi sta a noi NON farlo fallire. Occorre andare a votare, dirlo a tutti, volerlo. Occorre che ciascuno ne parli con i propri amici, e parenti, e conoscenti, e fare lo sforzo di diventare piccoli attivisti.

Hanno paura dei nostri numeri, e ci accusano di essere "populisti", e "poco informati" e "chiusi al dialogo". Dobbiamo solo fargli volere che non vogliamo l'Italia al petrolio, in tutti i modi possibili, Anche con questo referendum del 17 Aprile.


Fare ogni giorno quel che possiamo, e il 17 Aprile e' il voto al SI che possiamo fare, noi e i nostri amici.









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