martedì 1 marzo 2016

Galletti, Italia migliora, adesso sono 83 le procedure Ue d'iinfrazione Quelle riguardanti ambiente sono 18. Molta strada da fare su depurazione e rifiuti

Mi sbaglierò ma non mi pare ci sia qualcosa da essere orgogliosi. Una persona seria e normale al posto suo avrebbe chiesto scusa...
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ROMA - ''L'Italia ha ulteriormente migliorato il record positivo degli ultimi 20 anni, passando complessivamente da 89 procedure di infrazione'', registrate tra fine 2014 e fine 2015, ''a 83 procedure''. Così il ministro Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ambiente alla Camera sulle procedure d'infrazione europee riferendo dei numeri ''dell'ultima tornata di decisioni del Collegio dei commissari europei del 25 febbraio''. In particolare, quelle riguardanti il dicastero da lui guidato sono 18: ''dall'insediamento del Governo Renzi ad oggi sono state archiviate 17 procedure di infrazione rispetto alle 35 allora pendenti''. Le procedure di infrazione in materia ambientale sono attualmente 18, così come riportato nel testo depositato dal ministro nel corso dell'audizione. Per 6 infrazioni sono state notificate dalla commissione Europea le lettere di messa in mora, a cui l'Italia ha risposto con le informazioni richieste; per 7 procedure la commissione ha già notificato il parere motivato; per le altre 5 procedure di infrazione è intervenuta la sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell'Ue. Tre delle procedure sono state aperte a causa del ''mancato, tardivo'' o ''per il non corretto recepimento delle disposizioni europee'', e ''15 per la non corretta attuazione'' delle norme dell'Unione recepite. Galletti ricorda anche che ''si è passati da un numero di 53 'progetti pilota' (EU Pilot, procedure che se chiuse negativamente danno luogo a un'infrazione) - che risultavano aperti a febbraio 2014 - a 34 di quest'anno, con soli 6 nuovi casi avviati nel corso del 2015''.

'Abbiamo chiuso molte procedure in corso e abbiamo evitato che se ne aprissero altre di nuove. Ma abbiamo ancora molta strada da fare sulla depurazione delle acque e sui rifiuti in discarica'', ha aggiunto Galletti, scondo cui è necessario ''fare le cose che l'Europa ci chiede'' e ''in tempi brevi''. ''Ritengo che l'attività svolta da questo governo e dal ministero dell'Ambiente per ridurre le infrazioni europee stia ottenendo risultati importanti e per nulla scontati - osserva Galletti -, la forte interlocuzione con gli organismi europei e l'azione di stimolo nei confronti delle amministrazioni locali vanno in una direzione molto chiara: evitare attraverso un'azione rapida e coordinata che l'Italia e tutti i suoi cittadini paghino ogni giorno le croniche inefficienze di decenni, penso in particolare alla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche''. ''Scongiurare cioè - conclude - che si sommi al costo sociale di servizi insufficienti quello economico delle sanzioni elevate dall'Unione europea''.

Sono 155 le discariche sotto procedura infrazione Ue, erano 200
Le discariche oggetto di procedura d'infrazione Ue in Italia sono 155, erano 200 in origine. Lo ha detto il ministro Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ambiente alla Camera. Il ministro ha ricordato che ''gli enti territoriali competenti per 151 discariche sono stati destinatari di diffida e che per altri 4 casi di discariche che ricadono all'interno di Siti d'interesse nazionale di bonifica, sono in corso approfondimenti istruttori''. Galletti ha fatto presente che ''i termini imposti nelle diffide del presidente del Consiglio non sono tutti scaduti'' e che ''la situazione è quotidianamente monitorata dal ministero''. Anche se per le amministrazioni inadempienti si valuta ed potrebbe essere possibile il commissariamento. l ministro ha osservato che in alcuni casi, dove le diffide sono scadute e le amministrazioni non hanno avviato o completato le attività, è ''senz'altro ipotizzabile l'esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato''; cosa per la quale il ministero ha ''comunicato le informazioni necessarie'' per ''la valutazione dell'opportunità, da parte del Cdm, di procedere all'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti delle amministrazioni inadempienti e al loro conseguente commissariamento''. 

Sul punto Galletti ha parlato anche della norma in Legge di Stabilità che velocizza questa possibilità dapprima con una nuova diffida per la realizzazione di un cronoprogramma fino a un'integrale sostituzione. ''E' uno strumento di grande accelerazione dei procedimenti - ha spiegato Galletti - e di cui è intenzione del Governo servirsi con decisione''. La questione riguarda le 200 discariche presenti in 18 Regioni del Paese. A dicembre del 2014 la Corte di Giustizia dell'Ue ha condannato l'Italia al pagamento di 40 milioni e una penalità semestrale di 42,8 milioni fino alla chiusura delle bonifiche e della loro messa in sicurezza. La sentenza ha una determinazione 'degressiva' della sanzione pecuniaria: si prevede la riduzione di 400 mila euro per la messa a norma di ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi e di 200 mila euro per la messa a norma di ciascuna discarica contenente rifiuti non pericolosi. Infine viene ricordata, per il ''pagamento delle ingenti sanzioni'', la norma in Legge di Stabilità che consente la rivalsa dello Stato sulle regioni con una ''soluzione'': e cioè ''un meccanismo di compensazione dei trasferimenti'' che lo Stato effettua alle amministrazioni.
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