venerdì 4 marzo 2016

Assassinata la pasionaria Nobel che difendeva gli indio Bertha uccisa in casa. Diceva: “Oggi nel mio paese è un crimine difendere i diritti umani”

Contro la centrale Premiata per l’impegno contro la mega-centrale i d ro e l e t t r i c a Violenza record Dal 2009 lo Stato c e n t ro a m e r i c a n o è in cima alle classifiche dei delitti
Dare la propria vita per la d i fe s a dei fiumi è dare la vita per il bene del l ’umanità e di questo pianeta La polizia dice che è morta in un tentativo di furto, tutti sappiamo che l’hanno uccisa per la sua lotta s o c i ale
ORSETTA BELLANI I suoi assassini hanno aspettato che si addormentasse. All’una di notte di mercoledì hanno forzato la porta e sono entrati nella sua casa di La Esperanza, in Honduras, per ucciderla. Bertha Cáceres era leader del Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras( C o p inh), organizzazione che lottava per i diritti del popolo indigeno lenca. Nel 2015 aveva ricevuto il G o ld m a n Environmental Prize, il “Nobel alternativo” pe r l’ambiente, soprattutto a causa del suo impegno contro la costruzione della centrale idroelettrica Agua Zarca di Sinohydro/Desa, la più grande impresa mondiale nel settore, che aveva ottenuto la concessione illegalmente e minacciava i contadini della zona. “Dare la propria vita per la difesa dei fiumi è dare la vita per il bene dell’umanità e di questo pianeta”, ha affermato Bertha durante la cerimonia di consegna del premio. A causa della determinazione del Copinh, Si

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