venerdì 26 febbraio 2016

Ue insiste, Italia adotti misure anti-rumore Messa in mora complementare, ritardi Campania, Sicilia e Lazio

BRUXELLES - L'Italia deve adottare tutte le misure necessarie previste dalle norme Ue anti-rumore ambientale. E' il nuovo avvertimento lanciato dalla Commissione Ue, che ha inviato a Roma una lettera di messa in mora complementare, altrimenti si aggraverà la procedura d'infrazione. La direttiva stabilisce un approccio comune per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale, basato sulla sua mappatura, sulla comunicazione al pubblico e sull'adozione di piani d'azione a livello locale.

Ad oggi risulta che l'Italia abbia omesso di adottare queste tre misure per un numero considerevole di agglomerati, oltre che per i principali assi stradali e ferroviari. Anche per risolvere queste mancanze, dovute in parte all'inerzia di alcune autorità locali e regionali, lo scorso dicembre la Presidenza del Consiglio ha inviato un atto di diffida ai presidenti delle Regioni Campania, Sicilia e Lazio, con cui stabilisce una scadenza per la trasmissione delle mappe acustiche strategiche e/o dei piani di azione. In caso di mancato rispetto dei tempi, il governo avvierà la procedura di esercizio dei poteri sostitutivi, anche attraverso la nomina di commissari straordinari.
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