lunedì 29 febbraio 2016

“Adesso vi faccio vedere come muore un operaio” AMIANTO KILLER Il racconto degli ultimi giorni di vita di un lavoratore della Isochimica di Avellino, con le parole e le foto della compagna: “Perché la lotta non si può fermare, aspettano ancora uno straccio di legge”

Sono 253 le parti civili IL 19 GENNAIO l’ultima udienza per i danni subiti dagli ex operai Isochimica. E il giudice Fabrizio Ciccone ha sciolto le riserve e ritenuto ammissibile la chiamata in causa della responsabilità civile di Ferrovie dello Stato ed Asl di Avellino nel processo penale, rigettando invece la stessa istanza avanzata per Inail, Regione e curatela fallimentare. Il giudice ha anche accettato la costituzione di parte civile di altri tre ex operai della fabbrica dei veleni, in totale le parti civili ammesse salgono dunque a 253, e rigettato le istanze avanzate dal collegio difensivo in merito all'acquisizione di nuovi documenti. In aula si torna il 21 aprile, giorno in cui inizierà la requisitoria dei pm. Se gli avvocati degli ex operai si dicono soddisfatti per l'esito dell'udienza preliminare odierna, quelli degli indagati promettono scintille. I punti
1Viene assunto
all’Isochimica,
fabbrica nata
all’inizio degli
anni Ottanta
dalla
spregiudicata
fantasia di
Elio Graziano
2Le Fs furono
obbligate a
liberare treni
e vagoni dalle
coibentazioni
in amianto.
3Non c’erano i
capannoni e si
cominciò a
togliere
l’amianto dai
treni con un
raschietto e
senza tute e
maschere:
tolte 2276
tonnellate
di amianto.
ENRICO FIERRO
C'è chi, nell’era del dominio di
internet, usa social, siti di informazioni
e le altre diavolerie
del web, per mostrare
tutto. Corpi e sentimenti. Amori
e figli. L’intimità è stata
uccisa dai like. Lei, Annalisa
Massidda, ha voluto
brandire la rete per sbattere
in faccia al mondo intero la
morte. Quella di Alessandro,
l’uomo che amava da
qualche anno. E lo ha fatto
per sfidare l’i n di f f er e n za :
“Ecco, ora vi faccio vedere
come muore un operaio”.
Ha deciso di esporre volto e
corpo del suo uomo nell’atto
finale della vita. I lineamenti
stravolti, la faccia nascosta
da una maschera per assicurare
un’ultima boccata
di ossigeno, il dolore e la disperazione
negli occhi. Così
Annalisa ha voluto che i lettori
del sito di informazione
di Avellino, il Ciriaco.it, vedessero
come è morta la vittima
numero 23 della fabbrica
della strage operaia,
l’Isochimica.
“ODIO APPARIRE, d et es to
questa società che mette in
piazza tutto. Ma l’ho fatto,
ho voluto che tutti vedessero
quell’immagine terribile
degli ultimi istanti di vita di
Alessandro per dire al mondo
intero che gli operai ci sono.
È stato lui a chiederlo.
Piccolé, mi diceva negli ultimi
momenti di lucidità, la
lotta non è finita, anche
quando non ci sarò più dobbiamo
continuare a chiedere

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