domenica 31 gennaio 2016

Capaccio compatta è un esempio per l'Italia contro inquinamento cancerogeno delle centrali a biomasse e biogas

Ieri pomeriggio il dottor Vincenzo Patella ha spiegato perché qualsiasi combustione emette sostanze cancerogene, nano e micro particelle, polveri sottili.
Una spiegazione chiarissima che illustra il pericolo folle delle centrali a biomasse per l'umanità e per l'agricoltura.
Ieri mattina oltre 2 mila persone e 14 sindaci hanno manifestato davanti ai Templi di Paestum per difendere le tante eccellenze del territorio che ha due riconoscimenti dell'Unesco.
Il documento a tutela della valle del Cilento e di Paestum è stato firmato da 14 sindaci e da decine di associazioni.
Nessuno capisce perchè degli amministratori che amano il proprio territorio, che ne vogliono difendere i pregi e le peculiarità, che non vogliono lasciare scorie e materiali inquinanti dovrebbe approvare una centrale di cui non c'è alcun bisogno considerato che in Italia ci sono impianti con produzione pari a 2 volte il consumo di punto e a 3 volte quello medio.
Impianti che non danno posti di lavoro e che non creano alcun indotto e che dovrebbero incenerire biomasse di cui nemmeno la società proponente ne sa indicare la provenienza.
Questa rara unità d'intenti è un esempio per tante realtà territoriali corrotte da intrighi, speculazioni, interessi, malavita, dalla vigliaccheria dei tanti giuda che vendono i propri diritti e la salute umana per i 30 denari e a volte anche meno.
A Capaccio sono tornato diverse volte, grazie all'amicizia e all'ospitalità del Comitato Sorvella Sabatella e di tante belle persone, oltre, ma questo lo sanno tutti a cominciare dall'Unesco, delle tante bellezze caratteristiche.
Questi impianti non hanno alcuna compatibilità con l'agricoltura e con le aziende agricole, sono sovradimensionati per sfruttare i finanziamenti, con una normativa scritta apposta per favorirli, con ridotti o nulli controlli, approfittando spesso dell'incapacità di ammistratori e funzionari locali di fronteggiare il fenomeno dilagante.
Non è scontato che la Chiesa, come le associazioni di categoria, i medici si schierino in modo forte e unanime contro questo mostro.
A parte l'amicizia che mi lega con alcuni esponenti del Comitato (che non conoscevo fino a che non ho iniziato ad occuparmi della centrale) è importante la difesa di Capaccio che sta diventando un esempio per l'Italia che non vuole morire avvelenata, senza dignità ed autodeterminazione.
Capaccio è un esempio positivo da esportare, come è avvenuto all'expo dove gli agricoltori locali erano fieri rappresentanti del mangiare sano, proprio perchè il veleno delle centrali a biomasse e biogas non è ancora arrivato.
Le manifestazioni sono riuscite per l'impegno, il lavoro, la dedizione di tutti.
Al di là dei complimenti sinceri, ho scambiato molte opinioni private con i cittadini e gli esperti che erano ieri a Capaccio, ma è importante che ciascuno faccia qualcosa per difendere la propria libertà, ma anche la bellezza del paesaggio, il valore di ciò che ha conquistato o ereditato, per il rispetto che dobbiamo per il Creato, la Natura, per le generazioni che ci hanno preceduto regalandoci questa ricchezza e sopratutto per tutelare chi verrà dopo di noi.
La storia la possiamo cambiare, con la coscienza, l'informazione, la consapevolezza, la conoscenza e con l'amore per il nostro territorio, allontaniamo progetti incompatibili e speculatori che ci vogliono avvelenarePoi nel pomeriggio la Sala Erica con il doppio dei posti in piedi rispetto a quelli seduti.
Le associazioni del mondo agricolo, i comitati, i produttori tutti sono schierati in difesa della produzione agricola di qualità della zona.
I medici di base si sono riuniti in coordinamento e all'unanimità hanno dichiarato di essere stanchi di contare malati e morti di tumore, malattie cardiovascolari, delle malattie che vengono accentuate dall'inquinamento e che comprendono anche autismo, dislessia, alzheimer, morbo di parckinson.
Anche il Parroco è intervenuto contro questo impianto e a sollecitare informazione e condivisione anche con riunioni di gruppi parrocchiali di sensibilizzazione.
Anche le scuole, le associazioni sportive, come tutte le altre realtà positive del territorio si sono schierati contro il progetto incompatibile.



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