Le autorità cilene hanno scoperto i resti di 337 balene, del sottogenere Baleanoptera borealis, sulle coste meridionali della Patagonia, in quello che potrebbe essere uno dei più grandi spiaggiamenti di cetacei registrato nella storia. "E' una vera immagine apocalittica, non avevamo mai visto niente del genere", ha raccontato Vrenia Haussemann, responsabile scientifica della Fondazione Huinay, secondo la quale già nell'aprile scorso sono avvenuti i primi avvistamenti delle balene morte. "Dal luglio scorso abbiamo scoperto 305 corpi e 32 scheletri", ha precisato Haussemann, sottolineando che gran parte delle coste della Patagonia cilena, nell'estremo meridionale del paese, risulta quasi inaccessibile e dunque gli avvistamenti sono stati effettuati da aerei di riconoscimento e confermati con immagini satellitari. Esperti cileni hanno indicato che gli accertamenti effettuati finora indicano che i mammiferi marini non sono morti dopo essersi insabbiati sulla costa, ma bensì quando erano in alto mare.
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