Nello stesso periodo in cui veniva approvata la legge sugli ecoreati, però, ne veniva varata anche un’altra, quella istitutiva della cosiddetta “particolare tenuità del reato” come causa di non punibilità dello stesso, cui si faceva riferimento all’inizio. Anche in quest’occasione, il legislatore patrio non mancava di fornire un’illuminante dimostrazione della sua coerenza legislativa, estendendo l’applicabilità di quella sorta di potenziale indulgenza plenaria penale anche ai reati ambientali previsti dal cosiddetto “Testo Unico Ambiente”.
Illeciti che, per quanto inficiati a monte da una serie di “tare genetiche e funzionali” che ne rendono l’applicazione regolarmenteprecaria e inefficace (sul punto, sia consentito un altro rinvio a questo stesso blog), teoricamente potrebbero risultare utilissimi in chiave preventiva di comportamenti di inquinamento, giacché scattano quando il bene ambiente sia anche solo esposto a pericolo, e non già direttamente danneggiato.
Per stare al tema dell’inquinamento dell’aria, un esempio è dato dal reato commesso da “chi inizia a installare o esercisce uno stabilimento in assenza della prescritta autorizzazione (alle emissioni in atmosfera, ndrovvero continua l’esercizio con l’autorizzazione scaduta, decaduta, sospesa o revocata”: costui “è punito con la pena dell’arresto da due mesi a due anni odell’ammenda da 258 euro a 1.032 euro”. Inoltre, “chi, nell’esercizio di uno stabilimento, viola i valori limite di emissione o le prescrizioni stabiliti dall’autorizzazione” rischia la sanzione, ancor più drastica, dell’arresto fino ad un anno dell’ammenda fino a 1.032 euro.
Com’è evidente, questo tipo di condotte di reato ha parecchio a che fare con l’eccellente performance di questo Paese di 84.400 morti da emissioni in atmosfera, in un anno, su citata. Ciononostante, viene punito con quel tipo di pene “draconiane”. Anzi, da aprile scorso, rischia di esser dichiarato, non occasionalmente, non punibile in quanto “particolarmente tenue”.
La prossima volta che sarò nominato difensore d’ufficio di due imputate come quelle descritte sopra, consiglierò loro, se proprio vogliono delinquere, di “esercire” uno stabilimento senza l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, invece di rubare una maglietta. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/01/inquinamento-84mila-decessi-non-punibili/2267863/