La variante della provinciale 235 di Orzivecchi nel 2009 era stata affidata a un consorzio di imprese riconducibili al gruppo Locatelli di Bergamo, lo stesso che in quei mesi stava lavorando sui cantieri dell’autostrada Brebemi. E proprio dalle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta su Orzivecchi partì l’indagine sui lavori della Brebemi che portò all’arresto per corruzione dell’ex vicepresidente della Regione Lombardia Franco Nicoli Cristianie del dirigente dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Giuseppe Rotondaro (entrambi nel 2014 hanno patteggiato rispettivamente 2 anni e 1 anno e 8 mesi) e a quello di Locatelli, moglie e collaboratori per traffico illecito di rifiuti (ma per loro il processo è stato annullato dal Tribunale di Bergamo che ha ordinato al pm di riscrivere l’avviso di conclusione indagini).
Stando al capitolato d’appalto, la tangenziale di Orzivecchi doveva essere costruita con la ghiaia estratta da una cava, ma le imprese che si sono aggiudicate i lavori – la Origini Srl, la Locatelli Geom. Gabriele Srl e la Tecnofrese Srl – hanno miscelato la ghiaia con scorie di fonderia. L’uso delle scorie sarebbe stato reso possibile da una variante in corso d’opera (il “verbale di concordamento nuovi prezzi” del 2 dicembre 2009) firmata da un funzionario della Provincia di Brescia, il Perugini, imputato nel processo per truffa e frode. Secondo la ricostruzione del pm gli scarti delle fonderie bresciane – contaminate da bario, cromo esavalente e fluoruri – anziché essere trattati da Locatelli nel suo impianto bergamasco di Biancinella, finivano direttamente in cantiere o passavano nell’impianto solo per pochi minuti, il tempo di cambiare la bolla di trasporto. Sotto la strada di Orzivecchi sarebbero finite così 121mila tonnellate di ghiaia e 187mila di scorie, che ora dovranno essere smaltite in discariche autorizzate. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/01/lombardia-187mila-tonnellate-di-scorie-sotto-la-tangenziale-di-orzivecchi-e-il-costo-dellopera-sale-di-85-milioni/2176195/