martedì 24 novembre 2015

Per 62% italiani a Parigi non si raggiungerà accordo Rinnovabili, l'87% preferisce il solare ai combustibili fossili

Per il 72% degli italiani alla conferenza Onu sul clima di fine mese bisognerebbe arrivare a un accordo vincolante sul taglio delle emissioni. Eppure il 62% è diffidente sul risultato che si raggiungerà a Parigi e una persona su due crede che i governi partecipanti avranno un atteggiamento ipocrita, dicendo parole alle quali non seguiranno fatti concreti. È quanto emerge dal XIII rapporto "Gli Italiani e il solare", presentato oggi durante il convegno: "Smart cities ed economia circolare" organizzato dalla Fondazione UniVerde e da IPR Marketing. In base al sondaggio, condotto su mille persone, l'87% del campione preferisce il solare ai combustibili fossili e la stessa percentuale sostiene che l'Italia, in futuro, dovrebbe investire proprio su questo tipo di energia. Quattro italiani su cinque si dicono ottimisti, sebbene lo considerino difficile, sulla possibilità di raggiungere l'obiettivo del 100% di energia rinnovabile entro il 2050. L'83% è favorevole alla carbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2, mentre il 56%, con l'autoconsumo e una burocrazia più semplice sarebbe pronto a installare pannelli fotovoltaici. "L'energia solare è sempre più sostenuta dai cittadini ma ostacolata da leggi e burocrazie. Servono norme chiare e durature anche per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili diffuse e per il riciclo degli impianti a fine vita", ha detto l'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.
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