Volkswagen "CO2 Das Problem" sticker action Volkswagen "CO2 Das Problem" Aufkleber Aktion
Questa storia ha direttamente a che fare con la campagna che vide Greenpeace opporsi a Volkswagen: l’azienda tedesca non è riuscita a trovare una quadratura del cerchio, ovvero garantire le riduzioni dei consumi tipiche dei motori diesel (che hanno una correlazione diretta con le emissioni di CO2) senza sforare le emissioni di NOX. E non riuscendoci, ha barato. Facciamo un salto, che al lettore apparirà triplo e carpiato, ma che tale non è. Parliamo sempre di bugie, e del combustibile (è il caso di dirlo) che in questo caso le alimenta: il profitto, il petrolio.
Nel 2014 Greenpeace ha presentato un rapporto dal titolo esplicito: “Le bugie dei petrolieri non finiscono mai”. È un buon compendio di casi tipici di molte delle istanze con cui le compagnie fossili chiedono di poter cercare ed estrarre idrocarburi nei nostri mari. O per brevità, una ridda di balle e imprecisioni, che vanno dal misconoscere che l’area dove si vuole trivellare (in quel caso il canale di Sicilia) sia interessata da fenomeni di vulcanesimo noti come “pockmarks”, che rendono tale zona ad alto rischio geologico, e dunque pericolosa per l’offshore; all’affermare che nelle aree dove si chiedeva di utilizzare l’airgun, i cetacei siano “scarsi”, facendo finta di ignorare che quelle aree sono riconosciute sia dalla Convenzione di Barcellona che da quella per la tutela dei mammiferi marini (Accobams) come meritevoli di salvaguardia per il loro alto valore biologico, in particolare proprio per la presenza di cetacei. In quel rapporto abbiamo quindi denunciato le bugie di chi voleva portare le trivelle in una vera e propria “culla marina” per la riproduzione di numerose specie ittiche.
 Che legame c’è tra le bugie delle case automobilistiche e quelle dei petrolieri? Non è difficile capire che le resistenze che il settore automobilistico oppone da sempre alla commercializzazione di motori più efficienti vanno anche a beneficio dei petrolieri. Chi costruisce automobili preferisce risparmiare in ricerca e aggiornamento della filiera; chi estrae petrolio e lo commercializza ha tutto da guadagnare da motori che consumano (e inquinano) di più. Il medesimo interesse, la stessa strategia: mentire.
 La soluzione qui la evochiamo solamente, ma è possibile e preferibile: rinnovabili ed efficienza energetica. L’era del petrolio dovrà finire molto prima dell’esaurimento dei suoi giacimenti.
 Andrea Boraschi – Campagna Energia e Clima, Greenpeace http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/25/volkswagen-e-petrolieri-le-bugie-hanno-le-gambe-corte/2067998/