mercoledì 23 settembre 2015

Greenpeace Avete chiesto ai marchi dell’outdoor se usano i PFC. Indovinate cosa hanno risposto!

La scorsa settimana, insieme a voi, abbiamo fatto un’interessante ricerca. È stato entusiasmante vedere centinaia di sostenitori, amanti della natura e fan dell’outdoor porre ai loro marchi preferiti una domanda semplice e diretta:
Quali dei vostri prodotti sono realizzati con i PFC?”
Partiamo con la prima notizia positiva! Si tratta del brand svedese Fjällräven che vi ha risposto così: “Abbiamo lavorato per molti anni ormai per eliminare i PFC e dal 2015 non usiamo nessun tipo di PFC nei nostri prodotti.” 
Sfortunatamente, tutti gli altri grandi marchi che hanno risposto hanno dovuto ammettere di utilizzare ancora i pericolosi PFC.
Marchi come Vaude e Jack Wolfskin hanno, in effetti, fissato nel 2020 la data ultima per eliminare i PFC dai loro prodotti. Sembra, quindi, siano quasi pronti ad assumere un impegno Detox, ma bisogna accelerare i tempi e alzare l’asticella dell’ambizione lavorando sulla trasparenza della loro filiera produttiva. Insomma, stiamo parlando di marchi che dicono di amare e rispettare la natura! Non pensate anche voi che dovrebbero assumere la leadership e impegnarsi a eliminare le sostanze chimiche pericolose come i PFC più in fretta?
Altri marchi come Patagonia, Mammut, Decathlon, Arc’teryx, Salewa, Haglöfs e North Face si sono presi la briga di rispondere alle vostre preoccupazioni ma non crediamo vi possiate dire soddisfatti delle loro risposte. Se è vero che Patagonia ha ammesso che il loro uso dei PFC è un problema che devono risolvere, non hanno ancora stabilito una data per la loro eliminazione, dal momento che “non si sentono di impegnarsi in un percorso che non è stato identificato”. Difficile da accettare, visto che le alternative PFC-free sono già sul mercato.

Mammut è stato, in effetti, il primo marchio a rispondere ma ad essere sinceri non crediamo sia stato completamente onesto. Vi ha scritto, infatti, che potevate trovare alcuni prodotti delle loro collezione provvisti di un'etichetta “PFC-free. Ma quando uno di voi lo ha cercato in un negozio  monomarca Mammut e ha chiesto di poterli vedere, è stato impossibile trovarli. Alcuni giorni dopo il negozio ha informato il nostro sostenitore che “tutte le giacche outdoor contengono PFC. Solo prodotti come magliette, camicie e biancheria sono PFC free.” 
Non è esattamente quello che ci aspetteremmo da un marchio così autorevole.
L’unico marchio che ha del tutto ignorato le vostre domande è Columbia. Crediamo che questo dimostri che non sono affatto preoccupati di inquinare l’ambiente o di essere trasparenti con i propri consumatori e fan.
Inoltre, molti marchi hanno risposto di aver rimpiazzato i PFC a catena lunga (come PFOA oPFOS) con quelli a catena corta. Alcuni di loro però hanno anche ammesso che non è una buona soluzione al problema. Questo perché più studi si fanno sui PFC, più emerge che possono essere un problema per l’ambiente e la salute. Recentemente più di 200 scienziati da 38 Paesi hanno firmato laDichiarazione di Madrid chiedendo l’eliminazione di tutti i PFC, inclusi quelli a catena corta, dalla produzione di tutti i beni di consumo, inclusi i prodotti tessili, in linea con il Principio di precauzione.
Quindi perché i marchi dell’outdoor non prendono più sul serio la loro “dipendenza tossica” dai PFC?   
La scusa principale che danno le aziende è che le alternative non hanno ancora la stessa performance e sono meno durevoli. Ma ce ne fosse una tra queste che, rispondendo alle vostre domande, ha fatto riferimento a un test o loro ricerche recentu per sostenere queste affermazioni.
Per fortuna alcuni marchi più lungimiranti e innovativi come Paramo, Fjällräven, Radys, Rotauf e Pyua dimostrano già che è possibile produrre senza PFC e avere caratteristiche di efficienza e durevolezza di tutto rispetto.
Come lo sappiamo? Abbiamo usato abbigliamento e attrezzature PFC-free nelle spedizioni condotte in aree remote di montagna in tutto il mondo per raccogliere campioni di acqua e neve. Anche a 5.000 metri d’altezza sulle montagne della neve di Haba, in Cina il nostro equipaggiamento ci ha tenuto al caldo e perfettamente asciutti.
Grazie davvero per esservi trasformati in detective speciali a caccia di PFC. E’ solo il primo passo della nostra campagna e abbiamo ancora bisogno di voi per vincere questa battaglia contro le sostanze tossiche.
Qui abbiamo raccolto le risposte dei marchi alle vostre domande. Continuate ad esprimere la vostra opinione e a chiedergli di garantirvi prodotti PFC-free. 
Chiara Campione - Campagna Detox Outdoor  
  http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/blog/avete-chiesto-ai-marchi-delloutdoor-se-usano-/blog/54188/

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