lunedì 3 agosto 2015

Roma, ultima fermata STORIA DI COPERTINA Che cosa bisogna fare per uscire dal “Disastro Capitale”



Rifiuti, traffico, buche e salvaguardia del patrimonio artistico: grandi questioni, altrettante soluzioni. Ma Marino saprà metterle in atto?
DAL GIAPPONE Attacco anche ai sindaci: “Lavorate di più” Renzi rilancia per non cadere e usa Orfini contro la minoranza
Israele, muore la sedicenne accoltellata al gay pride. Il premier Netanyahu: sì agli arresti preventivi di terroristi ebrei. Ma ancora i p a le st i ne s i non si fidano
SINISTRA“Macché Vietnam, cambiate le riforme” D’Attorre: “Ormai questo Pd è l’ufficio stampa di Matteo”
PIPPO CIVATI “I miei 40 anni: adesso diranno che ho le palle”
Poteri Forti Non vuole mollare sul monopolio La lobby delle Poste e il malloppo delle multe In vista della quotazione in Borsa, l’azienda chiede di spostare la liberalizzazione al 2019: la consegna di contravvenzioni e notifiche vale almeno 300 milioni l’anno. Grazie a tariffe “fatte in casa” e nonostante il no dell’Antitrust
Fosse comuni, l’o r ro re ha conquistato il Messico Tutto è in mano ai narcos e lo Stato ormai è soltanto un complice
Sono già migliaia i morti e gli scomparsi. Nel Nord del Paese basta scavare per ritrovare scheletri umani. Il pellegrinaggio disperato di intere famiglie che, ogni giorno, si mettono in cammino per cercare i nuovi luoghi di questo orrore sottaciuto
35 ANNI DA BOLOGNA Nonostante le promesse, siamo ancora all’omer tà LE SLIDE DELLE STRAGI DI STATO  ETTORE BOFFANO N el giorno dell’a n n i v er s ario della strage di Bologna, i giornali radio Rai strombazzano: “La Camera ha approvato il reato di depistaggio, sarà legge”. Poi, a corroborare l’effetto: “La pena massima sarà di 4 anni di carcere”. Come dire che aver depistato le indagini sulla strage di Piazza Fontana (ma anche sulla morte di Pinelli), su quella di Peteano o di piazza della Loggia, varrà una condanna inferiore, sempre per quanto riguarda il massimo della pena, a quella prevista per il furto aggravato. La verità è un’altra. Chi sa e decide (il patrimonio dei segreti sulle deviazioni più infami dello Stato –e delle logge massoniche che lo inquinano –si trasmette di generazione politica in generazione e a ogni riforma dei servizi di sicurezza) non si preoccupa: è convinto che tutto resterà sepolto. Tra le cose che Renzi aveva promesso di rottamare, c’era proprio l’omertà sulla “notte della Repubblica”. Ma anche questo è perduto nel vento. Anzi, nelle slide
VADO E SAVONA Ora i soliti noti p re p a ra n o un altro disastro
tratto da www.ilfattoquotidiano.it

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