mercoledì 26 agosto 2015

Pontinia dimenticata e trascurata: stazione di Mesa il mausoleo di Clesippo sull'Appia

il mausoleo di Clesippo tra l'incuria e le sterpaglie

Mausoleo di Clesippo Latina Oggi 8 settembre 2013 Maria Sole Galeazzi e Federico Domenichelli Incuria e atti di vandalismo, un sito da salvaguardare L a valorizzazione del territorio di Pontinia potrebbe ripartire proprio dall’archeologia. Anche se a vedere oggi le condizioni in cui versano alcuni dei siti più importanti risulta difficile crederlo. A Mesa, come hanno rilevato alcuni studiosi di un’università olandese, potrebbe essere sepolta una vera e propria città di culto risalente all’età romana. Una tesi basata su reperti archeologici tra cui delle maschere votive, ma ovviamente l’i nd ag in e dovrebbe essere portata avanti e per farlo servirebbero ingenti quantità di denaro, magari accedendo a qualche finanziamento europeo. Un investimento sul futuro di Pontinia, dato che la cultura e l’archeologia potrebbero rappresentare uno dei cardini per il rilancio della cittadina da un punto di vista turistico e quindi anche economico. Ma per ora la situazione resta quella che è sotto gli occhi di tutti, con uno dei simboli della città «storica», ossia il Mausoleo di Clesippo, circondato da sterpaglie ad altezza di persona. Si tratta di un monumento funerario del I secolo dopo Cristo, la cui area è stata recintata ma che di fatto non è fruibile. Poi c’è la stazione di Mesa, dove tra l’altro sono custodite alcune epigrafi che sono state ritrovate ai tempi della bonifica (e non solo) in tutto il territorio pontino e che sono poi state murate all’interno di questo casolare. Ma la struttura ora versa in stato di completo abbandono, esposta a tutti i rischi che ne conseguono visto che non c’è neppure un minimo di controllo e chiunque potrebbe addentrarsi tra i reperti archeologici per danneggiarli. Per questo motivo c’è la necessità di ideare un progetto volto a recuperare tutti questi beni storici finiti nel dimenticatoio, la cui riscoperta potrebbe servire a Pontinia stessa per rilanciarsi sul mercato turistico e culturale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/09/il-mausoleo-di-clesippo-tra-lincuria-e.html LA MESA DI PONTINIA E LA “STORIA D’AMORE” DIMENTICATA DI CLISIPPO E GENGANIA
IL Mausoleo di Clisippo è un manufatto del I° secolo a.C. adiacente al Casale di Mesa lungo la via Appia nel tratto conosciuto come “decennovio”. Ad oggi è forse una delle testimonianze archeologiche più conosciute della zona di Pontinia. Qui sorgeva la MESA DI PONTINIA, una antica stazione di posta sulla Via Appia antica, che fin dai tempi dei romani fungeva da locanda, stazione per il cambio dei cavalli, luogo per riposare e ristorarsi.
La gens Gegania , una delle più antiche del patriziato romano, aveva grandi proprietà nel territorio terracinese. Lungo l'Appia, ad "Medias Paludes" , s'eleva la tomba d'uno di suoi liberti che un'avventura singolarissima aveva reso padrone di quegli immensi beni.
Ci racconta Plinio (H.N. XXXIV,3,11) che una grande dama, una Gencania, appartenente a una "gens"(famiglia) che aveva dato molti consoli alla Repubblica Romana, acquistò un candelabro di bronzo di Corinto ed ebbe in aggiunta uno schiavo di nome Clisippo. Il candelabro valeva 50.000 sesterzi e lo schiavo, gualcheraio di mestiere, era gobbo e di aspetto disgustoso.
Gencania una sera, durante un banchetto, lo fece, entrare nudo nella sala per divertire i suoi convitati, come si trattasse di qualche animale bizzarro.
Ma Clisippo fece un effetto sorprendente sulla matrona patrizia, la quale, subito che lo vide, gli aprì le braccia e la borsa.
Il fortunato Clisippo, liberato da lei, ne ereditò in seguito l'immenso patrimonio, e le innalzò una tomba magnifica e votò al candelabro onori divini, e quasi sicuramente egli condivise la tomba con lei con la quale aveva condiviso il letto, poichè il suo epitaffio esiste ancora a Mesa.
Questa tomba, per le sue dimensioni , la bellezza della pietra e la finezza delle sculture, come appare dalle rovine, doveva essere veramente monumentale.
Questa è la storia del liberto Clisippo e di Gengania, che fu amore vero oppure solamente desiderio rimane un mistero, eppure il mausoleo si erge ancora possente lungo l’attuale Strada Statale Appia, come testimonianza della loro storia romantica ed immortale.
Tratto da: "Itinerari sul territorio pontino: Mesa di Pontinia" di Luca Gasbarrone.

Nessun commento:

Posta un commento