domenica 23 agosto 2015

L’estate coast to coast di Civati & C. contro superpresidi e trivelle Entro fine settembre bisogna raccogliere 500 mila adesioni: i banchetti sulle spiagge della sinistra anti-Renzi

Le tappe La settimana scorsa le località del Tirreno: domani Cagliari, poi Riccione e Ravenna I promotori Né Sel né i Cinque Stelle stanno par tecipando alla campagna
 LA SCADENZA 30 SETTEMBRE Le 500 mila firme necessarie per presentare gli 8 quesiti referendari vanno raccolte per legge entro il 30 settembre. Possono firmare i cittadini italiani con diritto di voto residenti in Italia. L’A M M I SS I B I L I T À 20 GENNAIO Una volta raccolte le firme, l’ufficio centrale della Corte di Cassazione valuta, entro il 15 dicembre, la regolarità della richiesta. Poi la Corte costituzionale è chiamata a valutare l’ammissibilità dei quesiti, ovvero a verificare che le materie oggetto del referendum siano sottoponibili al giudizio popolare. La decisione deve arrivare entro il 20 gennaio. L’IPOTESI DI VOTO DA APRILE A GIUGNO Se i quesiti vengono giudicati ammissibili dalla Consulta il referendum viene indetto: la legge dice che la consultazione va convocata in una data compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno. Nel caso delle abrogazioni promosse da Po ss i b i l e , dunque, l’eventuale cancellazione dell’Italicum arriverebbe prima dell’entrata in vigore della legge (prevista per il 1 luglio 2016)
Gli otto quesiti CAPILISTA BLOCCATI Il primo quesito dei referendum punta a eliminare i capilista bloccati e le candidature plurime all’interno dell’Italicum. n LEGGE PROPORZIONALE Anche il secondo quesito riguarda la legge elettorale. Prevede l’eliminazione completa dell’Italicum, prima della sua entrata in vigore, prevista il primo luglio 2016. n TRIVELLAZIONI IN MARE Il terzo quesito referendario vuole abrogare quelle parti dell’articolo 38 del cosiddetto “D e c re to - sv i l u p p o” (governo Monti) che derogano al divieto generale di trivellazioni entro le 12 miglia dal perimetro delle aree protette marine e terrestri. n TRIVELLAZIONI 2 L’obiettivo è abrogare quelle parti dell’articolo 35 del decreto “S b l o cc a - I t a l i a ” che sottraggono le trivellazioni alle procedure autorizzative ordinarie, cancellando per tali tipologie di interventi importanti elementi di garanzia e di controllo. n GRANDI OPERE Il referendum punta a eliminare le procedure speciali per le grandi opere volute nel 2001 dal governo Berlusconi e mai cancellate, nonostante il presidente dell’Au to r i t à Anticorruzione le abbia definite “c r i m i n o ge n e ”. n DEMANSIONAMENTO Il quesito mira a eliminare la possibilità di demansionamento, prevista dal Jobs Act, anche per mera organizzazione aziendale, togliendo tutele alle lavoratrici e ai lavoratori. n LICENZIAMENTI Il referendum punta a eliminare la nuova legge sui licenziamenti all’interno del Jobs Act e assicurare uguali tutele tra vecchi e nuovi assunti n PRESIDE MANAGER L’ottavo quesito vuole evitare la precarizzazione progressiva di tutti i docenti a tempo indeterminato e a sopprimere il potere di scelta del dirigente scolastico. il fatto quotidiano 23 agosto 2015

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