venerdì 7 agosto 2015

LA BOMBA ATOMICA 70 ANNI DOPO Sopravvivere a Nagasaki La scrittrice Kyoko Hayashi: “La paura non mi abbandona”

Credo che il nucleare debba essere considerato proprio un problema personale, dei singoli, delle famiglie. Dobbiamo avere la consapevolezza che non sia un problema degli Stati, né un problema ideologico. La nave Daigo Fukuryu Maru, Three Mile Island, Chernobyl, Fukushima... Se pensiamo a questi incidenti, come possono esserci ancora persone che parlano di uso pacifico e sicuro del nucleare? A Fukushima la situazione è ancora tragica, e mentre nel mare continuano a riversarsi sostanze radioattive, il Giappone sta esportando all’estero la sua tecnologia nucleare. Per me è incomprensibile.
Nelle mie opere ho parlato spesso del sentimento nei confronti degli amici morti: la tristezza di essermi salvata da sola
Mi è stato chiesto se ero contagiosa. Sposarsi era difficile. Ci fu un politico che propose di vietare ai sopravvissuti di avere figli


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