mercoledì 5 agosto 2015

Allarme stress idrico, in città poca acqua e di bassa qualità

Secondo un rapporto dell'organizzazione no profit "The Nature Conservancy" ne soffrirebbe una città su quattro. L'analisi è stata fatta su 500 città di medio-grandi dimensioni nel mondo
LA CHIAMANO oro blu. Perché in alcuni paesi del mondo scarseggia. Ma anche dove scorre "a fiumi", nelle città per esempio, l'acqua può essere un problema. A sottolinearlo è il Water Blu Print, un rapporto dell'organizzazione non profitThe Nature Conservancy e riportato dal sito In a Bottle: "Milioni di persone nel mondo attingono a fonti d'acqua di bassa qualità a causa di elevata presenza di sedimenti", portando una città su quattro a livello globale a soffrire di 'stress idrico'.

Il Water Blu Print analizza lo stato dell'acqua per oltre 500 città di medio-grandi dimensioni, comprese le 100 più grandi città del mondo, in rappresentanza di quasi 1 miliardo di persone. "Collettivamente, queste città rappresentano 21.800 miliardi di dollari in attività economiche, e il 48% del PIL mondiale. E una città su 4 delle 500 e una su 3 tra le top 100 si trovano ad affrontare lo stress idrico".

Risorse idriche scarse e fonti inquinate stanno perciò costringendo le città acercare acqua pulita al di là dei loro confini. "Le maggiori 100 città del mondo movimentano 3,2 milioni di metri cubi di acqua ogni giorno per più di 5.700 km, più o meno la distanza tra New York e Parigi, per superare carenze idriche locali o inquinamento. Vengono spesi quasi 90 miliardi di dollari nella costruzione di infrastrutture in grado di offrire acqua ogni anno".

La soluzione a questa 'fame' di acqua può arrivare però dalla stessa natura e dalla sua valorizzazione: "Proteggere l'acqua prima che raggiunga le città può essere più economico e più efficiente del trattarla dopo che è stata inquinata e ci sono molte opportunità per migliorarne la qualità. Se oggi si valorizza maggiormente la natura", conclude il rapporto, "compresa la protezione delle foreste, il rimboschimento, il miglioramento delle pratiche agricole, più di 700 milioni di persone potrebbero ricevere una migliore qualità delle acque".http://www.repubblica.it/ambiente/2015/08/04/news/stress_idrico_acqua_di_bassa_qualita_-120410360/?ref=HRLV-16 

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