giovedì 2 luglio 2015

Idroelettrico non così 'green', dighe riducono biodiversità Perdita mammiferi e tartarughe in isole bacino Amazzonia

Le centrali idroelettriche, sempre più diffuse nel mondo per produrre energia, hanno impatti negativi da un punto di vista ambientale. Se è vero che sono una fonte di energia pulita, infatti, rappresentano anche una minaccia alla fauna locale. A lanciare l'allarme sono i ricercatori dell'università dell'East Anglia, secondo cui la diga brasiliana di Balbina, in Amazzonia, sta riducendo in modo drastico la biodiversità nella foresta tropicale.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, rivela una perdita di mammiferi, uccelli e tartarughe nella gran parte delle isole formate con la creazione del lago di Balbina, uno dei più grandi bacini idroelettrici al mondo, che ospita un arcipelago artificiale di oltre 3.500 isole.

"Le dighe sono state pensate per essere una fonte ecologica di energia sostenibile, e negli ultimi anni sono state costruite per rispondere alla crescente domanda dei paesi tropicali emergenti", spiega l'autrice principale dell'indagine, Maira Benchimol. "Studi precedenti hanno dimostrato che le dighe provocano ingenti perdite di fatturato legato alla pesca, un aumento delle emissioni di gas a effetto serra e costi socioeconomici per le comunità locali. La nostra ricerca prova che anche la biodiversità delle foreste paga un prezzo elevato quando vengono costruite grandi dighe". 
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