ECOMAFIE: ISPEZIONATI IMPIANTI TRATTAMENTO RIFIUTI DI ROMANei giorni scorsi i Carabinieri del Comando tutela ambiente di Roma, su delega della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, hanno ispezionato i quattro impianti di trattamento dei rifiuti (TMB) di Roma capitale, acquisendo la documentazione sui flussi in entrata e uscita, sugli impianti di destinazione finale e sui trasportatori.“E’ una prima verifica sostanzialmente documentale che ci servirà come punto di partenza per una dettagliata analisi dell’attuale stato del ciclo dei rifiuti nella capitale”, ha commentato il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta onorevole Alessandro Bratti. “I TMB ispezionati sono impianti chiave all’interno del ciclo dei rifiuti di Roma, che in passato hanno mostrato alcune criticità, già evidenziate nel corso dei lavori della commissione durante la precedente legislatura. Per questo abbiamo chiesto ai Carabinieri del Noe di fotografare lo stato dell’arte relativamente agli ultimi tre anni di gestione. Ora la commissione inizierà a studiare i dati acquisiti per disegnare, tra l’altro, il quadro economico e societario delle principali aziende attive nel settore”.Dai primi dati raccolti nel corso delle ispezioni è emerso che – sostanzialmente - circa un terzo dei rifiuti trattati negli impianti TMB di Roma (29.86 e 37.65% per Malagrotta 1 e 2, 23.42% e 23.12 % per i due impianti Ama, dati 2015) ha come destinazione gli inceneritori, mentre il resto – salvo qualche piccola frazione destinata al recupero di materiale – continua a finire in discarica, sotto diverse forme (recupero, copertura, etc.).Per quanto riguarda le destinazioni dei rifiuti destinati alla combustione in uscita dagli impianti, le principali mete sono i due inceneritori del Lazio (Colleferro e San Vittore) e del centro nord (Emilia Romagna e Lombardia). Gli scarti di lavorazione – che rappresentano una frazione consistente del rifiuto lavorato – vengono destinati in buona parte al conferimento nelle discariche. Tra queste si segnalano l’impianto di Borgo Montello (Latina), alcuni impianti della provincia di Frosinone, diversi siti dell’Emilia Romagna e una discarica di Brescia.“Sul Lazio la commissione ha già svolto alcune audizioni preliminari – ha commentato il presidente Bratti – e tra qualche giorno ascolteremo il sindaco di Roma, il presidente della Regione Lazio, il Prefetto e il Procuratore della Repubblica della capitale”.
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