sabato 20 giugno 2015

TRIVELLE, UNDICI I DECRETI PER ALTRETTANTI PROGETTI CON L'AIRGUN, LE MARCHE COINVOLTE IN DUE INTERVENTI. TRIVELLE IN ADRIATICO, ANCHE IL NEO PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA EMILIANO CONTRO LE POLITICHE DI RENZI. LE MARCHE SI ALLEI CON LE ALTRE REGIONI, CERISCIOLI IMPUGNI I DUE PROVVEDIMENTI E DICA CHIARAMENTE AL GOVERNO DI CAMBIARE POLITICA ENERGETICA.

Comunicato stampa del 19 giugno 2015
a cura del Forum italiano movimenti per l'acqua e rete Trivelle Zero
Marche

TRIVELLE, UNDICI I DECRETI PER ALTRETTANTI PROGETTI CON L'AIRGUN, LE
MARCHE COINVOLTE IN DUE INTERVENTI.
TRIVELLE IN ADRIATICO, ANCHE IL NEO PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
EMILIANO CONTRO LE POLITICHE DI RENZI.
LE MARCHE SI ALLEI CON LE ALTRE REGIONI, CERISCIOLI IMPUGNI I DUE
PROVVEDIMENTI E DICA CHIARAMENTE AL GOVERNO DI CAMBIARE POLITICA
ENERGETICA.
Il ministero dell'Ambiente in pochissimi giorni, tra il 3 e il 12
giugno, ha emanato ben 11 decreti per altrettanti progetti di
prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell'airgun, che
prevede continue emissioni di aria compressa in mare con un impatto su
pesci e cetacei. Due di questi decreti riguardano direttamente la
Regione Marche.
Si è trattato di un vero e proprio blitz a favore del petrolieri che
sta
provocando un terremoto sociale soprattutto in Puglia, interessata da
ben nove di questi interventi tra Adriatico e Ionio. La novità assoluta
riguarda un progetto della società inglese Appennine Energy approvato
dal Ministero dell'Ambiente il 12 giugno scorso riguarda un'area più
ristretta di fronte a Porto S.Giorgio-Marotta. Qui tutte le informazioni
e il Decreto: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/534 [2]
Un secondo progetto, approvato il 3 giugno, della società Spectrum geo,
riguarda tutto l'Adriatico da Rimini fino al Salento. Milioni di ettari
di mare (1,4 milioni nel tratto tra Rimini e Termoli e 1,6 milioni tra
il Gargano e il Salento) consegnati ad un'azienda in un'unica soluzione.
Qui tutte le informazioni e il Decreto:
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/428 [3]
L'intero Adriatico è, quindi, sotto attacco. Il neo presidente della
Regione Puglia ieri a Polignano si è schierato contro questi progetti.
Non solo ha assicurato che l'ente che guiderà a breve farà ricorso
contro tutti i decreti ma ha attaccato duramente l'intera politica
governativa pro-trivelle, parlando di lobby dei petrolieri favorita da
Renzi. Le dichiarazioni del neo Presidente della Regione Puglia
Emiliano, riportate anche dalla stampa nazionale, dovranno essere
verificate con i fatti, ma in Puglia, una regione chiave per peso
economico e per estensione delle coste, si stanno creando le condizioni
per una mobilitazione molto ampia. Infatti tanti comuni, Federalberghi
Puglia e altre realtà hanno preso posizione in maniera netta chiedendo
di salvare l'Adriatico dalle trivelle. In Abruzzo il 23 maggio a
Lanciano si è tenuta una manifestazione con 60.000 persone.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e la campagna Trivelle Zero
Marche ritengono indispensabile continuare a costruire una rete con le
altre regioni sia dal punto di vista istituzionale che sociale per
andare alla radice del problema: cambiare le politiche del governo.
Apprezziamo l'iniziativa di 11 comuni costieri delle Marche che su
iniziativa del comune di Civitanova marche hanno iniziato un percorso in
questo senso firmando un documento comune contro la proliferazione delle
trivelle in Adriatico.
Ormai è chiaro che non è possibile solo inseguire i decreti del
Governo
favorevoli ai petrolieri per poi cercare di impugnarli davanti alla
Corte Costituzionale e ai Tribunali Amministrativi regionali, un'azione
necessaria per i provvedimenti già adottati ma non sufficiente perché
altri ne seguiranno se non si costringe il Governo a cambiare rotta.
Auspichiamo che il presidente Luca Ceriscioli si impegni direttamente
impugnando i due decreti già emanati dal Ministero dell'Ambiente, che
avevano ricevuto parere negativo da parte della Regione Marche, e
dicendo chiaramente al Governo che non è possibile imporre la deriva
petrolifera all'Adriatico, un golfo in un mare chiuso come il
Mediterraneo, estremamente vulnerabile in caso di incidenti. Ne
basterebbe uno per distruggere l'intera economia delle regioni
rivierasche.
Si allega la mappa delle aree coinvolte dal progetto della Spectrum Geo
e della Appennine Energy nel tratto di mare antistante la regione
Marche.

INFO:
trivellezeromarche@gmail.com
pagina facebook trivelle zero/marche
3476018652 [1], 3683188739

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