lunedì 8 giugno 2015

G7: accordo su clima, aumento temperatura entro 2 gradi Intesa tra i Capi di Stato sarebbe stata raggiunta

GARMISCH - C'è l'accordo sul clima fra i sette leader del G7 di Elmau. Lo scrive la Dpa. Secondo l'agenzia tedesca i capi di Stato si sarebbero accordati sul mantenere l'aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, su cui erano divisi fino a poco tempo fa.
Merkel, bene l'accordo sul clima, obiettivo aumento 2 gradi Al G7 c'è stato "un chiaro riconoscimento sull'obiettivo del contenimento dell'aumento di due gradi della temperatura globale". Lo ha detto Angela Merkel al G7. Un'azione "urgente e concreta è necessaria per affrontare il cambiamento climatico". Lo afferma il G7 nel comunicato finale.
Clima:Galletti,Intesa G7 miglior viatico per accordo Parigi
"L'accordo dei leader del G7 sul clima è un segnale importantissimo. Che i paesi industrializzati decidano di adottare politiche per mantenere il surriscaldamento globale entro i 2 gradi, cioè alzino al massimo l'asticella dell'impegno politico sul 'climate change', è il miglior viatico per l'accordo di Parigi". Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Ora - sottolinea Galletti - bisognerà lavorare per trovare soluzioni equilibrate, anche finanziarie, che consentano ai colossi asiatici Cina e India e ai paesi poveri di aderire ad un accordo per essere efficace dovrà essere alto, ambizioso ed equo".

G7: Coldiretti, accordo clima in anno più caldo sempre
"A spingere l'accordo sul clima al G7 è stata la consapevolezza dell'escalation in atto nel surriscaldamento del pianeta, con il primo quadrimestre dell'anno che è stato il più caldo di sempre a livello mondiale". E' quanto afferma Coldiretti in riferimento all'accordo sul clima fra i sette leader del G7 di Elmau che prevede di mantenere l'aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. 

Il primo quadrimestre 2015 è stato il più bollente dal 1880 - aggiunge Coldiretti - ma è solo l'ultimo della serie di record che conferma la tendenza al surriscaldamento del pianeta secondo l'analisi della Coldiretti su dati Noaa, il National Climatic Data Centre. Infatti tra i 10 anni più caldi, da quanto sono iniziate le rilevazioni nel 1880, ben nove - sottolinea la Coldiretti - sono successivi al 2000. Il 2014 è in testa alla classifica degli anni più bollenti davanti al 2010 che è seguito dal 2005 e dal 1998 e poi a pari merito dal 2013 e dal 2003 e a seguire il 2002, il 2006 e il 2009.

La tendenza al cambiamento climatico è evidente anche in Italia dove il 2014 si è classificato come l'anno più caldo della storia, da quando esistono i rilevamenti climatici nel 1880, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. L'anno scorso - sottolinea Coldiretti - si è registrata una temperatura superiore di 1,45 gradi rispetto alla media "ma che l'Italia 'abbia la febbre' è confermato che anche nella Penisola ben nove dei dieci anni più caldi sono successivi al 2000. Dopo il 2014 - precisa la Coldiretti - ci sono il 2003, 2007, 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011, 2000, 2008. "Bisogna affrontare - conclude Coldiretti - i drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l'aumento dell'incidenza di infezioni fungine". 
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