lunedì 8 giugno 2015

Fao: De Silva, cambiamento climatico mette ipoteca su futuro Appello affinchè sia tema prioritario per i prossimi anni

Il cambiamento climatico mette una ipoteca sul futuro delle attività produttive legate alla produzione alimentare, in particolare per i pescatori, i piccoli agricoltori, le attività rurali a conduzione familiare, e sarà perciò il tema prioritario alla nostra attenzione per i prossimi due anni. Chiediamo un impegno politico per l'attenuazione dei cambiamenti climatici perché hanno un forte impatto sulla sicurezza alimentare. E' l'appello del Direttore Generale della Fao José Graziano da Silva, alla 39/ma Conferenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. Nella Giornata dedicata alla tutela degli oceani (World Oceans Day), il capo della Fao ha osservato come questi ecosistema molto vulnerabili si stiano degradando e sono sempre più acidi. ''Se questo fenomeno continua - è il grido d'allarme - si mette in crisi il sistema produttivo globale. E' tempo di agire per la ''crescita Blu'', la gestione ecosostenibile delle attività negli oceani, e la Fao lo farà, perché non è tempo di pessimismo ma è il momento di agire'' ha assicurato. Tuttavia, ha osservato de Silva, ''tutto ciò presuppone un cambiamento di paradigma, di approccio cioè più lungimirante e sostenibile.

Azioni che hanno un costo che non i singoli pescatori, i piccoli produttori, le comunità indigene dei Paesi in via di sviluppo non possono sostenere da soli. La Fao ha costituito un fondo fiduciario per sostenere le realtà più colpite dai cambiamenti climatici ma chiede un contributo speciale, piccolo o grande che sia, ai 15 capi stato e di governo presenti alla Conferenza in corso fino a sabato e ai 197 Paesi membri per garantire la 'crescita blu' soprattutto per quelle piccole isole, per la prima volta presenti alla Conferenza, la cui esistenza stessa è messa a rischio dall'innalzamento del livello dei mari''.
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