L’impresentabile denuncia la presidente dell’Antimafia per abuso d’ufficio, il reato per cui lo aspetta la Severino che il ras campano chiede di cambiare. Contro i dissidenti il Nazareno prepara il “codice obbedienza”

In edicola mercoledì 3 giugno: De Luca denuncia Bindi e vuole legge ad personam

Lo aveva annunciato il giorno in cui la commissione Antimafia aveva inserito il suo nome nella lista nera degli impresentabili.
E ieri – nel giorno della festa della Repubblica – Vincenzo De Luca ha deciso di inaugurare il suo mandato da governatore della Campania con una denuncia. Destinataria Rosy Bindi, la presidente che ha fortissimamente voluto che quell’elenco fosse reso pubblico prima delle elezioni. Abuso d’ufficio, diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali: queste i reati di cui De Luca accusa la Bindi.
Lei replica: “Denuncia senza fondamento, ha scopi diversi”. Uno su tutti: evitare di parlare della legge Severino che incombe sulla sua poltrona. E che presto lo vedrà finire sospeso. Di Paola Zanca
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ASTENSIONE, IL PIANTO BREVE DEI POLITICI – L’editoriale di Antonio Padellaro
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ESCLUSIVA – LA RIFORMA DELLA SCUOLA COPIATA DALLE BANCHE E DA CLI superpresidi, la valutazione dei docenti e le altre idee del governo vengono dall’associazione Treelle, think thank vicino agli industriali e a Comunione e Liberazione. Di Salvatore Cannavò
POSTE SPIAVA GLI ABBONATI A FAMIGLIA CRISTIANA
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ESCLUSIVA – “MEGLIO MORIRE UNA SOLA VOLTA CHE TUTTI I GIORNI”Enrico Fierro e Lucio Musolino raccontano le storie dei migranti che si sono salvati attraverso le loro deposizioni a verbale a  Reggio Calabria.
“Nel capannone eravamo in 200 e non c’erano servizi igienici. Le donne venivano violentate, gli uomini offesi e picchiati. Per convincermi a farmi mandare i soldi dai miei genitori e pagare il viaggio mi hanno torturato. Una notte degli uomini armati sono entrati nel capannone e hanno prelevato un gruppetto di eritrei. Li hanno fatti correre  mentre loro sparavano, li usavano come bersagli mobili” .
“È successo l’inferno, volevamo solo uscire da quella barca che stava affondando e che mai sarebbe arrivata in Italia. Così ci spostammo tutti su un fianco, la barca ondeggiò fino a capovolgersi.  L’acqua era gelida, ne ho visti tanti  urlare, piangere e poi finire inghiottiti dal mare. Con me c’era mio fratello di 18 anni, si chiamava Khamid, non l’ho più visto, forse è annegato”
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TERREMOTO ALLA FIFA: BLATTER SI DIMETTEIl passo indietro dopo le ultime rivelazioni sull’inchiesta Fbi, sempre più vicina ai vertici. Ma il grande capo lascerà solo nel 2016.
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IL SEGRETO HA FATTO IL SUO TEMPO
il commento di Antonio Ingroia