mercoledì 6 maggio 2015

Pennsylvania, composti chimici fracking in acqua potabile Studio rileva tracce minime in tre abitazioni

Tracce di contaminazione dell'acqua, che sarebbero riconducibili al 'fracking', sono state rilevate per la prima volta in tre abitazioni della Pennsylvania e sono state documentate in uno studio americano pubblicato su Pnas.

Il fracking che consiste nel fratturare la roccia attraverso la pressione idrica per estrarre gas e petrolio è sempre più diffusa negli Usa e casi di contaminazione della rete idrica sono stati più volte denunciati dai cittadini.

Utilizzando particolari analisi chimiche, i ricercatori affermano di aver scoperto tracce dei fluidi utilizzati nel fracking in un pozzo idrico nei pressi di un sito estrattivo Pennsylvania. Si tratta di uno dei primi casi scientificamente documentati della contaminazione di acqua potabile da composti utilizzati nel fracking. Questa scoperta, spiega al Time Susan Brantley, la geo-scienziata della Penn State University e co-autrice dello studio, "è importante perché dimostra che i composti chimici hanno 'viaggiato' dal sito estrattivo per oltre due chilometri fino a contaminare un pozzo d'acqua potabile".

Le analisi hanno rivelato traccia di piccole quantità di 2-Butossietanolo (2-BE), un composto utilizzato nel fracking e comunemente impiegato anche in cosmetici e detergenti per la casa che alcuni studi hanno indicato come causa di tumori nei roditori, anche se i suoi effetti sugli esseri umani non sono ancora stati chiariti. I livelli non sono tali da provocare danni, spiegano gli scienziati, ma la scoperta è importante anche per la particolare tecnica d'analisi utilizzata che potrebbe essere impiegata per valutare l'impatto delle attività di fracking nelle falde acquifere in altre parti del mondo. Gli scienziati sottolineano che non sono in grado di "provare senza ambiguità" che gli agenti contaminanti derivino dalle attività estrattive, ma che questa è la fonte più probabile. La contaminazione potrebbe essere avvenuta in seguito a una perdita documentata nel 2009 oppure per la non perfetta integrità del pozzo di perforazione.(ANSA).
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