lunedì 6 aprile 2015

Onu, rinnovabili 'rompono' barriera 100 Gigawatt nel 2014 Report Programma ambiente, investimenti globali 270 mld dollari

Le energie rinnovabili 'rompono' la barriera dei 100 Gigawatt (GW) nel 2014. Così un nuovo report del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite, l'Unep. L'obiettivo viene raggiunto per la prima volta escludendo le grandi centrali idroelettriche. Gli investimenti globali nelle rinnovabili sono stati di oltre 270 miliardi di dollari nel 2014, con un aumento del 17% rispetto all'anno prima. Ad attrarre gli investimenti, la crescente economicità e i bassi rischi del solare, specie in Cina, e dell'eolico.

Una barriera quella dei 100 GW superata dalle rinnovabili che è pari alla capacità di generazione del parco delle centrali nucleari degli Stati Uniti. Poi, l'incremento del 17% segna il primo aumento da tre anni a questa parte, grazie alle molte installazioni di solare in Cina e Giappone (per 74,9 miliardi di dollari) e allo sblocco degli investimenti su alcuni progetti eolici offshore in Europa (18,6 miliardi di dollari). Tra i motivi della crescita degli investimenti anche il fatto che i costi della tecnologia delle rinnovabili, e in particolare del solare, sono calati.

A beneficiare degli investimenti nelle rinnovabili anche i nuovi mercati: nei Paesi in via di sviluppo 131,3 miliardi dollari; Indonesia, Cile, Messico, Kenya, Sudafrica e Turchia tutte a circa un miliardo di dollari; e altri (come Giordania, Uruguay, Panama, Filippine e Myanmar) tra i 500 milioni e il miliardo di dollari. Nel complesso gli investimenti in energia solare sono cresciuti del 29% mentre quelli nell'eolico dell'11%; altre rinnovabili, dai biocarburanti alla geotermia, hanno fatto meno bene. Nella classifica dei maggiori investimenti in energie rinnovabili vince la Cina (83,3 miliardi dollari); al secondo posto gli Stati Uniti (38,3 miliardi di dollari), al terzo il Giappone (35,7 miliardi dollari). Complessivamente queste energie rinnovabili, escluso il grande idroelettrico, hanno contribuito per il 9,1% dell'elettricità mondiale; era l'8,5% nel 2013; che è equivalente ad un risparmio di circa 1,3 miliardi di tonnellate di CO2.
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