La Giunta per le immunità parlamentari “ha assunto a maggioranza la proposta per l’assemblea di concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteoli e ha accolto invece “all’unanimità con separate votazioni le proposte all’assemblea la predetta autorizzazione anche nei confronti dei coindicati Piergiorgio Baita, Erasmo Cinque, Nicolò Buson, William Ambrogio Colombelli e Giovanni Mazzacurati”, tutti protagonisti dell’inchiesta Mose
“Il reato, nelle forme in cui sembra essersi perfezionato – ha aggiunto Stefano parlando degli atti trasmessi dalla procura di Venezia – non può essere giustificato dall’interesse pubblico governativo, attesa l’ipotetica necessità di dare legittimamente attuazione alla decisione presa dal governo precedentemente in carica, non giustificherebbe comunque il senatore Matteoli rispetto alla presunta e, sottolineo, presunta ricezione di una somma di denaro per l’esercizio della funzione”. L’inchiesta aveva messo nei guai un altro esponente di Forza Italia: l’ex ministro Giancarlo Galan.
Dimostrerò la mia onestà in Tribunale. Vi chiedo di dare l’autorizzazione a procedere nei miei confronti – ha dichiarato in aula Matteoli – ringrazio i colleghi senatori che mi hanno suggerito di sollevare un conflitto di attribuzione. Io, invece, intendo evitare qualsiasi iniziativa che possa far sorgere delle ombre sul mio operato di ministro e parlamentare. Non voglio uscire da questa vicenda perché non è stata concessa l’autorizzazione a procedere, voglio uscirne andando a processo e deve essere il tribunale a stabilire la mia estraneità alle accuse. Desidero sottopormi al vaglio della giustizia, agli accertamenti che, sono certo, saranno svolti con professionalità e indipendenza di giudizio. Chiedo pertanto che l’assemblea del Senato – ha proseguito il senatore di Fi – dia per accolte le conclusioni a cui è arrivata la Giunta e che autorizzi la magistratura a procedere nei miei confronti. Mi difenderò con determinazione e forza perché non ho nulla da temere ed è mia precisa volontà affrontare a testa alta questa vicenda.Ho la certezza che tutto potrà essere chiarito nelle aule giudiziarie. Fin d’ora – ha detto infine il senatore di Fi – voglio che resti agli atti un’altra cosa: Altero Matteoli non patteggerà mai nulla e a nessun costo, perché non si patteggia quando si è innocenti. Patteggiare è un’ammissione di colpa. E non citerò mai la parola prescrizione, perché non accetto di uscire dalla vicenda nemmeno attraverso la prescrizione del reato”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/02/inchiesta-mose-giunta-elezioni-si-allautorizzazione-procedere-per-matteoli/1559915/