sabato 21 marzo 2015

il pericolo della centrale a biomasse di Pontinia da 20 MW, il CFS e la giornata mondiale delle foreste

Nella conferenza dei servizi di martedì 17 si è visto come il progetto della centrale a biomasse progettato a Mazzocchio per la potenza da 20 MW, se fossimo in un paese serio, con la certezza del diritto e sopratutto che usa al meglio le risorse sarebbe già stato respinto. Nonostante la decisione assurda dell'allora consiglio dei ministri con Letta premier, impugnata al Tar dal comune di Pontinia, in merito all'AIA, nonostante le censure della regione Lazio e della provincia di Latina (oltre a comune, consorzio di industriale) il progetto non è stato minimamente adattato alle nuove normative in materia di tutela dell'aria, dell'acqua, del suolo. Uno dei progettisti della centrale dichiarava in una conferenza in confindustria che a loro non conviene certo utilizzare 
le biomasse locali, piuttosto importarle dal Sud America con le navi.
Durante la conferenza numerosi altri ostacoli, anche da altri Enti, sono stati segnalati per un progetto al quale evidentemente non crede nemmeno la società visto che l'incaricato a presenziare non conosceva la situazione.

Il Corpo Forestale dello Stato è nel mirino del governo Renzi che cerca di smantellare qualunque ente, istituto, organismo possa cercare di contrastare il degrado morale, ambientale, sanitario in atto. Non è un caso che dopo anni di emissioni fuori controllo certificate nessuno, in provincia di Latina, sia intervenuto contro le centrali a biogas. Lo ha appena fatto, appunto, il CFS. Non è vero che ci sarebbe il risparmio con la soppressione, o con l'accorpamento del CFS ad altra Polizia. Non è un caso che la commissione agricoltura della Camera affermal’unica forma di contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti è posta in essere dall’azione del Corpo Forestale dello Stato”. Dalle risoluzioni, dunque, “appare necessario nell’immediatorafforzare, anche con misure straordinarie, l’organico del Corpo Forestale dello Stato” presente sul territorio interessato.

Oggi è anche la giornata mondiale delle Foreste istituita dall'Onu. Molti sono gli allarmi inascoltati a livello internazionale, così come le sanzioni che paga l'Italia per i suoi comportamenti dannosi verso le Foreste.  La distruzione delle foreste, se non fossimo in un Paese che va verso l'autodistruzione, sarebbe fermata contrastanto le decine di progetti di centrali a biomasse che interessano ogni provincia. Sembra che ogni anno si perdano grandi superfici di foreste. http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/03/allarme-foreste-perdiamo-uninghilterra.html.

Africa, piantagioni industriali minacciano grandi scimmie Greenpeace, Sos per espansione di palme da olio e caucciù (usate spesso anche per alimentare centrali a biomasse e biogas)  http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/03/africa-piantagioni-industriali.html.

Dal traffico di legname deriva il 18% dei gas serra PEFC, investire su certificazione forestale aiuta il pianeta

(dato Federlegno Arredo), rappresenta il secondo settore dell'industria manifatturiera ed è il principale importatore di legname in Europa".

"Ogni anno in Europa - spiega Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia - vengono smerciate tonnellate di legno la cui provenienza non è chiaramente tracciata e a livello globale, secondo i dati della Banca Mondiale, questo fenomeno determina una perdita per l'industria e per i proprietari forestali pari a 10 miliardi di euro l'anno". La certificazione forestale, sottolinea l'organizzazione, garantisce invece da un lato la gestione sostenibile dei boschi dai quali il legno è ottenuto e dall'altro permette di dare visibilità alle aziende che lo scelgono.(ANSA).
Ma nella nostra provincia, diceva l'assessore all'ambiente due anni fa, siamo preoccupati per l'informazione libera che dimostra i danni delle centrali a biogas e biomasse perchè ne dobbiamo fare parecchie.

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