martedì 17 marzo 2015

Greenpeace Kumi Naidoo incontra Francesco Starace, AD di Enel

News - 17 marzo, 2015
Enel è stata al centro delle nostre campagne per molto tempo. Uno scontro duro, ancorché pacifico, costellato di numerose azioni legali contro Greenpeace e la sua protesta, segnato da un dialogo che a lungo ha stentato ad attivarsi.
Tuttavia, dopo anni di campagna contro il carbone della multinazionale italiana, oggi abbiamo incontrato una delegazione del Gruppo. Con la nomina del nuovo vertice aziendale, infatti, Enelha rivisto la visione di medio-lungo termine del sistema energetico, sposando un modello per larga parte basato su fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
Negli anni passati Enel è stato il principale promotore dell'opzione nucleare e del carbone. Oggi non lo è più. Il nuovo AD Francesco Starace ha recentemente dichiarato in un’intervista a Panorama che il nucleare è in un “cul de sac”, un’affermazione che non ha precedenti in questosettore e a questo livello; e nell’incontro di oggi ha ribadito il disinteresse dell’azienda a costruire nuovi impianti a carbone, nonché la loro volontà di accelerare la transizione energetica. Inoltre Enel ha preso un impegno per la chiusura di 23 centrali alimentate con fonti fossili, in Italia, da qui al 2020.
Per quanto tuttora permangano differenze di valutazione sui tempi dell’uscita del Gruppo dalcarbone in Italia, nonché su alcune azioni per perseguire obiettivi di salvaguardia del climapiù ambiziosi in sede europea, riteniamo che l’incontro di oggi costituisca un importante punto di partenza per verificare gli impegni di Enel per uno scenario di sostenibilità avanzata e globale.
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