mercoledì 4 marzo 2015

Greenpeace Basta pesca eccessiva che svuota i nostri mari, l’Italia rischia un’infrazione UE

News - 4 marzo, 2015
Le politiche di gestione della pesca portate avanti sino ad ora dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sono state fallimentari. L’Italia, per mantenere in equilibrio le attività di pesca con le risorse disponibili e assicurare il recupero degli stock in declino, è chiamata a mettere in atto misure di gestione serie ed immediate.
Un impegno che non può essere ulteriormente rimandato, è la stessa Unione Europea ad imporcelo attraverso la Politica Comune della Pesca, siglata solo un anno fa.
Non solo: il nostro Paese rischia una nuova procedura d’infrazione. Infatti, a seguito di una denuncia fatta da Greenpeace e da altre associazioni alla Commissione Europea contro l’inaccettabile sistema delle “autorizzazioni speciali”, l’UE ha aperto un’indagine. Se il Ministero dovesse essere ritenuto responsabile, a pagare sarebbero ancora una volta i contribuenti italiani.
Già nel 2013 eravamo entrati in azione nel Canale di Sicilia per denunciare un caso di cattiva gestione relativo ad alcune di queste “autorizzazioni speciali” di pesca, rilasciate dal Ministero delle Politiche Agricole - sin dalla fine degli anni ’90 - alla flotta delle volanti a coppia (reti a strascico semi-pelagiche). Autorizzazioni per pescare stock già sovrasfruttati come acciughe esardine.
http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/Basta-pesca-eccessiva-che-svuota-i-nostri-mari-lItalia-rischia-uninfrazione-UE/

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