lunedì 2 febbraio 2015

Torna il gap della trasparenza, come per la discarica Dati segreti sulle falde I Verdi chiedono la pubblicazione delle analisi nell'area della centrale nucleare di Borgo Sabotino. Asl e corruzione, ammesso il rischio

Ora che è quasi completato l’iter per individuare il deposito nazionale del materiale di derivazione delle attività nucleari, tornano a galla vecchi dubbi. In un documento i Verdi sottolineano, infatti, come non ci sia «nessuna informazione circa la situazione sanitaria circostante la centrale nucleare di Borgo Sabotino, nonostante l’indagi - ne epidemiologica che evidenza, tra l’a t ro , c o m e gli uomini residenti un un raggio tra i 2 i 4 chilometri dalle centrali abbiano un eccesso di mortalità totale per un tumore allo stomaco e per malattie cardiovascolari. Nessuna informazione recente - aggiunge Giorgio Libralato, il segretario dei Verdi - nemmeno per i dati dell’inquinamento delle falde dopo il superamento delle soglie di contaminazione del cloruro di vinile in 9 campioni su 10 del 17 gennaio 2014 dopo che l’inquinamento era stato rilevato nei prelievi effettuati dalla Sogin il 18,19 e 20 dicembre 2013. stranamente tali notizie sono state diffuse ‘soltanto ’ ad agosto 2014, per poi tornare ancora e sempre nel dimenticatoio». Il problema della trasparenza dei dati sulla situazione ambientale su alcuni dei siti più «delicati» del territorio è stato sollevato più volte dagli ambientalisti e in specie dai Verdi ma in realtà è la centrale di controllo che non rende pubblici i dati, ossia l’Ar - pa Lazio che si occupa delle analisi insieme alla Asl di Latina. Reperire i risultati delle analisi sulle acque è, di fatto, impossibile e tuttora non si riesce, per esempio, a sapere quali sono le effettive condizioni, ad oggi, delle falde sottostanti sia la centrale di Sabotino che la discarica di Borgo Montello, esattamente le due aree a rischio elevato. «Ad aprile del 2014 - dice ancora Libralato - è stato inaugurato il deposito provvisorio di scorie nucleari proprio a Borgo Sabotino senza che si accennasse a problemi di inquinamento delle falde, con grande soddisfazione e complimenti degli onorevoli presenti. Forse quello è stato un momento di allegra superficialità. E adesso che si sta scegliendo il deposito nazionale la necessità di chiarezza sullo stato delle falde diventa insuperabile.IL QUOTIDIANO - Lunedì 2 Febbraio 2015 Latina 3

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